Le pensioni degli italiani diventeranno sempre di più una zavorra per le casse dello Stato. Nei prossimi 20 anni, come riporta una analisi del Sole 24 Ore, la spesa è destinata a raddoppiare. E i calcoli riportati dal Sole arrivano proprio dall'Inps, l'istituto di previdenza sociale guidato da Pasquale Tridico (in quota 5 Stelle). Il fondo pensioni per i lavoratori dipendenti di fatto rappresenta il 45 per cento di tutta l'intera voce di spesa che riguarda le pensioni.
Nel 2019 vengono pagate 8,6 milioni di pensioni per un importo medi di 14,700 euro lordi all'anno. Il conto è presto fatto: la spesa è di 143 miliardi. Ma se si guarda al 2039, secondo le stime Inps, le pensioni in pagamento ammonterebbero a 9milioni e 300mila solo per il fondo dipendenti con un incremento del 7 per cento.
E in quel caso il valore medio dell'assegno potrebbe salire a ben 27mila euro lordi annui. Anche qui il conto è presto fatto: 297 miliardi di euro. Esattamente il doppio del 2019. Insomma la spesa previdenziale da qui al 2040 potrebbe variare dal 16 al 20 per cento del Pil.
Le stime dell'istituto di previdenza sociale sono fatte tenendo conto delle proiezioni delle carriere lavorative costanti calcolando in pieno l'effetto contributivo. Il reddito annuo medio nei prossimi anni potrebbe passare da 24.200 eruo a 44.950 euro. Il tasso di sostituzione però resterebbe comunque al 60 per cento e da qui ne deriverebbe un incremento della spesa. Inoltre le spese stimate dall'Inps in questo momento non tengono in considerazione gli effetti dei costi di quota 100 sulle voci di spesa previdenziali.
I calcoli con la riforma pensionistica verranno poi introdotti nelle proiezioni del 2020. Il saldo è dunque destinato a salire. La "bomba" pensioni dunque potrebbe esplodere nei prossimi anni andando a mettere in discussione l'intero sistema che diventa sempre più costoso.
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