Il consenso c’è ma non si dice. Al termine del Cda della Scala il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha rilasciato una dichiarazione non del tutto chiara. «Il nuovo sovrintendente designato della Scala non sarà Pereira». E ha spiegato come nella riunione del board del Piermarini, durato tre ore, si sia «trovato consenso sul nome, che lascio immaginare a voi perché non posso dirlo».
Di immaginazione ce ne vuole davvero poca per arrivare al nome di Dominique Meyer, attuale guida della Staatsoper di Vienna, ma il timore di assumere una decisione chiara appare invece molto: prima si è delegata la scelta a una società di cacciatori di teste che ha trovato nomi ovvii; poi lo si decide con consenso ma non lo si comunica direttamente.
Anche il fatto che non sia Pereira il futuro sovrintendente non aggiunge molto a quanto già noto. Esclude un rinnovo di cinque anni a Pereira, ma non sono chiari i tempi della sua sostituzione, dunque se Pereira resterà solo sino a fine contratto (febbraio 2020) o per quanto ancora. A contrario di quanto dichiarato dal sindaco, l’argomento sul futuro sovrintendente era all’ordine del giorno del Cda di martedì.
La decisione definitiva verrà «auspicabilmente» presa nel corso di una nuova riunione fissata per il pomeriggio del 28 giugno. «La prima cosa che devo fare tornando in ufficio - ha aggiunto Sala - è chiamare formalmente il sovrintendente designato e incontrarlo. Una decisione verrà presa dopo questi miei colloqui».
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