giovedì 6 giugno 2019

Bullo-Salvini è anche bugiardo

Non ha mai smesso di fare propaganda per sè. E, del resto, come poteva? Fino a quando la 'ggente' gli va appresso, incantato dal pifferaio bugiardo, lui continua, mica scemo.

 Continua a ripetere che 'spezzerà le reni all'Europa'. Lo diceva fino all'altro ieri, adesso ,invece, ha cambiato registro: andremo a discutere con l'Europa. Che è successo? L'Europa ha ribadito che esistono regole e che che le regole, fino a quando non si modificano, vanno rispettate.

E lui nel frattempo cosa fa e dice. Intanto ha smesso le divise dei corpi militari e non dello Stato; e adesso ha nelle mani sempre il rosario, e affida l'Italia alla vergine Maria o a padre Pio.

E va ripetendo che a lui interessa solo il bene degli Italiani che l'hanno votato in massa e che gli pagano lo stipendio. Mentre invece per gli anni, appena trascorsi, quando lo stipendio glielo pagavano ugualmente gli Italiani, tramite l'Europa ( in cinque anni oltre 1 milione di Euro; comunque 19.000 Euro netti al mese: non male!) lui a Bruxelles e Strasburgo - nelle rispettive sedi del Parlamento dell'Unione - NON SI E' FATTO MAI VEDERE.

E che , ripete continuamente, a lui non interessano le poltrone, non ne chiede una in più, anche dopo il recente successo elettorale.
 Quale altra, non ne sono rimaste vuote neanche una, la Rai l'ha praticamente colonizzata, a partire dal vertice, ed ora sbarca anche un esercito di suoi fedelissimi; e poi non dimentichiamo gli assalti a mano armata degli enti dello Stato; ultimo, ma non per importanza, quello operato da Giorgetti - Salvini lo conosce? - attraverso la struttura che si è autocreato a Palazzo Chigi che ha praticamente esautorato il CONI di Malagò e che gestisce le attività sportive di ogni genere, amministrando un tesoretto di  500.000.000 di Euro, con i quali, benché non possa attingervi per saldare il conto con lo Stato, della Lega.: quei 49.000.000 che deve restituire perché illegalmente percepiti, gli serviranno per dare elemosine e premi al vasto mondo che costituisce la sua 'fatua' corte.

Dunque lui lavora per gli Italiani che lo pagano e non chiede per sè neanche una sola  nuova poltrona. Semplicemente perché quelle che contano se le è fregate tutte; ed alcune le ha dovute spartire col suo socio Giggino.

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