Rai, il valzer delle poltrone. Rivoluzione ai vertici della tv di Stato
Il governo Meloni, terminata la pratica sottosegretari e viceministri, adesso pensa a modifiche ai vertici della Rai. Nella tv di Stato si prepara il valzer delle poltrone partendo - si legge sul Fatto Quotidiano - dalla casella vacante della direzione del Tg2, visto che Gennaro Sangiuliano è diventato ministro della Cultura. Quest'ultimo, tra l’altro, si ritroverà come sottosegretario Gian Marco Mazzi, per anni direttore artistico del Festival di Sanremo, da poco entrato in Parlamento con Fratelli d'Italia. Ma al contempo è probabile la nomina di Giampaolo Rossi a direttore generale: un ruolo tutt'altro che secondario per l’ex consigliere (nominato in Cda nella scorsa consiliatura in quota FdI) che tornerebbe in Viale Mazzini dall’ingresso principale. Una nomina che suonerebbe come un commissariamento per l’amministratore delegato Carlo Fuortes.
Nel frattempo - prosegue il Fatto - si scaldano i motori per il Tg2. Il nome più gettonato è quello di Nicola Rao, ora vicedirettore del Tg1. Ma il suo non è l’unico nome in ballo: tra via della Scrofa e Palazzo Chigi qualcuno ha origliato anche quelli di Mario Giordano, Mario Sechi e Gianmarco Chiocci. Ma per tutti, interni o esterni, il Tg2 sarebbe un incarico a tempo, in attesa di approdare al Tg1. Senza dimenticare che da qui a qualche mese si libereranno due posti d’oro, visto che Antonio Di Bella e Giuseppina Paterniti andranno in pensione: la direzione Approfondimenti, dove potrebbe finire Mario Orfeo, e quella per l’Offerta informativa, dove c’è aria di promozione per Francesco Giorgino (oggi vice).
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