venerdì 11 novembre 2022

LA PROTESTA DEL CONSOLE UCRAINO, PUR COMPRENSIBILE, NON VA ASSECONDATA, PERCHE' PRIVA DI OGNI RAGIONEVOLEZZA

 Il console ucraino a Milano ha inviato una lettera al sindaco della città, Sala, al presidente della regione, Fontana ed al sovrintendente del Teatro alla Scala, Meyer, per protestare  per la scelta di inaugurare la stagione  del teatro con un' opera 'russa': Boris Godunov.. E perchè?

Potrebbe costituire -argomenta il console ucraino - occasione di propaganda per una nazione che proprio basandosi sul suo glorioso passato crede di poter giustificare la recente invasione dell'Ucraina, che non può essere giustificata per nessuna ragione e in nessun modo.

E come non bastasse, il diplomatico se la prende con la Scala anche perchè, nonostante tutto, ha programmato in stagione spettacoli di balletto 'russo' e perfino un recital del soprano Anna Netrebko.

 Ha ragione Meyer quando afferma che lui Puskin non lo legge di nascosto - perchè dovrebbe farlo? per reagire all'invasione dell'Ucraina? strana reazione; ha invece torto per aver programmato il recital della Netrebko. Alla Scala, ma anche a Firenze ed altrove, è stato sufficiente che la Netrebko, dapprima ostracizzata dai teatri d'Occidente come Gergiev, aprisse bocca, che, senza neanche aspettare che condannasse chiaramente l'aggressione all'Ucraina, l'hanno subito riammessa.

 Deve essere chiaro che la Netrebko poteva girare alla larga dai teatri d'Occidente ancora un pò, almeno fino a quando non avesse condannato, con dichiarazione chiara ed inequivocabile, l'invasione. E non l'ha mai fatto!!!!!

 E coloro che sono stati troppo indulgenti nei confronti della cantante devono sapere che senza Boris  non si fa una stagione, anche di questi tempi, ma senza la Netrebko si può, anzi si doveva.

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