Non staremo qui ancora una volta a dire che una nota industria tricologica scegliendo come testimonial un direttore d'orchestra donna, che direttrice non merita di essere, scarsissime essendo le sue capacità musicali e direttoriali, ha mancato il bersaglio di veicolare il suo prodotto con una professionista di valore nel suo campo. Lei/lui ha solo 'bellicapelli' . E, forse, se la polemica sul genere fosse venuta scoppiata anzitempo, la nostra industria avrebbe preferito affidarsi ad una testimonial che si fa chiamare al femminile.
E' di questi giorni, poi, la notizia che una nota casa di gioielli italiana, nota in tutto il mondo, che produce anche profumi, ha scelto come testimonial per lanciare la sua ultima fragranza maschile un direttore d'orchestra, giovane come 'bellicapelli', fascinoso come se non più di 'bellicapelli', ma soprattutto, a differenza di 'bellicapelli', con talento e bravura da vendere. Segnalato qualche anno fa al Festival di Salisburgo, in un concorso per giovani direttori, sta facendo una carriera davvero internazionale, lui sì - cosa che il direttore/direttrice, nonostante sia in attività da più tempo, non ha neanche cominciato.
Sfogliando , infine, oggi, il settimanale del Corriere, leggiamo di un violinista anglonorvegese, che noi non conoscevamo perchè in Italia ha suonato rarissime volte, ma che all'estero e nelle istituzioni che contano si è fatto già ascoltare, e del quale esce in questi giorni una incisione del Concerto per violino e orchestra di Beethoven.
Il quale, bello come un attore, ha già fatto da testimonial per diverse griffe internazionali, e lo si è visto spesso anche sfilare sulle passerelle che contano Oltre naturalmente a suonare il violino e farsi apprezzare.
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