lunedì 14 novembre 2022

Meno male che c'è La Russa, perchè Mattarella da solo non ce la fa... ( da Il Riformista, di Chiara Capuani)

 Uno strappo che di primo acchito sembrava difficile da ricucire. E invece, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha usato il filo del telefono e l’ago del dialogo per riaffermare “la grande importanza delle relazioni” tra Francia e Italia, dopo i dissapori dovuti alla questione dei migranti imperversata nei giorni scorsi. Una chiacchierata, quella di stamattina tra il capo di Stato italiano e il leader dell’Eliseo Macron, che sembra mettere un punto alle polemiche e alle tensioni (altissime) tra Parigi e Roma.

Ma se d’Oltralpe i problemi sembrano se non risolti per lo meno smorzati, in patria Mattarella ha incontrato la ‘resistenza‘ del presidente del Senato, Ignazio La Russa che, memore dell’insegnamento tratto dal detto ‘usare il bastone e la carota’, ha ben pensato di esprimere il suo plauso al presidente della Repubblica per poi ricordargli che “la fermezza” va sempre “condivisa”, dando una sua – personalissima – rilettura della Costituzione.

Io credo che l’opera del presidente Mattarella sia sempre utile“, ha dichiarato il presidente del Senato a margine dell’inaugurazione del prolungamento della Tangenziale Nord A52 Rho-Monza, commentando la telefonata intercorsa tra il presidente della Repubblica Mattarella e il presidente francese Macron. Ha poi però aggiunto che “la fermezza del nostro governo debba essere sempre condivisa”.

Credo che l’interesse nazionale vada difeso ciascuno con il proprio ruolo. Il presidente della Repubblica sta svolgendo benissimo il proprio ruolo, come credo i nostri ministri e il presidente del Consiglio“, ha proseguito La Russa aggiungendo che “il governo, l’Italia in tutte le sue istituzioni a partire dal nostro presidente della Repubblica ha tenuto la barra dritta. L’interesse nazionale va mantenuto ad ogni costo, certo con i modi e i toni giusti, ma senza dimenticare che l’Italia sta rispettando a pieno tutte le regole europee e non può essere lasciata sola nella gestione dei flussi migratori. Troppo comodo immaginare che sia solo l’Italia Paese di prima accoglienza“.

Intanto, è in corso a Bruxelles il vertice tra i ministri degli esteri dei 27 Paesi membri, il Consiglio degli Affari Esteri Ue, nel quale avrà largo spazio anche il discorso sul soccorso e il ricollocamento dei migranti.

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