sabato 26 novembre 2022

Ministro Sangiuliano: Villa Verdi in un percorso verdiano

 Lo Stato interverrà per Villa Verdi, "ma credo che si debba fare ancora di più, creare un itinerario verdiano".

Dopo l'annuncio di qualche giorno fa alla Camera e dopo la visita sul posto, il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ribadisce anche su Rai1, ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, l'intenzione di salvare la casa nella quale il grande compositore visse per oltre cinquant'anni e dove compose molte delle sue opere più famose.

E mentre ipotizza la possibilità di farne una fondazione che insieme allo Stato coinvolga gli enti locali, immagina per il futuro della casa museo l'inserimento in un itinerario, che la colleghi agli altri luoghi verdiani. "Io ho detto che lo Stato può esercitare il diritto di prelazione, ma secondo me lo il progetto deve essere più ambizioso, più grande - spiega Sangennaro. Dobbiamo creare un itinerario verdiano, composto dalla villa con il parco, che deve diventare un luogo di spettacoli, di rappresentazioni delle opere e poi il piccolo teatro Verdi, che è un gioiellino, e la casa natale". Quindi l'annuncio dell'iniziativa: "Sto chiedendo a tutti i teatri italiani di dedicare una giornata alle musiche di Giuseppe Verdi e proveremo a devolvere il ricavato di questi spettacoli, anche io andrò a pagare il mio biglietto, a un fondo che servirà per acquistare la villa di Verdi e per creare lo strumento giuridico, probabilmente una fondazione con il MiC, la regione, i sindaci. Una fondazione insomma che possa creare questo itinerario verdiano".
    

Il ministro spiega poi di essersi emozionato l'altro giorno nella visita alla dimora di Verdi "In quella casa ho ritrovato la memoria degli italiani, della nostra storia, della nostra identità del nostro essere comunità", racconta ricordando che in quelle stanze "Si conserva una delle prime edizioni dei Promessi Sposi, dono dello scrittore a Verdi. E poi bigliettini di Manzoni, scritti di suo pugno, una lettera di Cavour che lo invita a candidarsi alla Camera dei deputati, altre lettere, carteggi importanti , il pianoforte". Un luogo - ribadisce Sangiuliano - che noi come italiani dobbiamo custodire, perché insieme a Leonardo, Dante, Boccaccio, Petrarca, Leopardi, aggiunge, Verdi è l'Italia nel mondo". (ANSA).

P.S.

 Non è che in quelle stanze, cimeli a parte, ha composto alcune sue famosissime opere ?

In una  lettera all'editore parigino Leone Escudier, Giuseppina Strepponi il 4 luglio 1867 scriveva: «Il suo ( di Verdi,ndr) amore per la campagna è divenuto mania, follia, rabbia, furore, tutto ciò che si può immaginare di più esagerato. Egli si alza al nascere del giorno per andare a esaminare il grano, il mais, la vigna. Rientra morto di fatica e allora come trovare il modo di fargli prendere la penna?».

Nella residenza di Sant'Agata, Verdi compose il Requiem in onore di Alessandro Manzoni, diretto dall'autore poi nella Chiesa milanese di San Marco la sera del 22 maggio 1874. Oltre a questa composizione, altre opere videro la luce a Sant'Agata, prime tra tutte Aida nel 1871, ma anche La forza del destino nel 1862, il Don Carlos nel 1867Otello nel 1887 e Falstaff nel 1893.

                                                                     (Wikipedia)

   

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