Sangiulinao ha voluto subito togliersi un pensiero, nominando a tambur battente Alessandri Giuli a presidente del MAXXI di Roma, in sostituzione di Giovanna Melandri, dopo due mandati. La quale non si aspettava il licenziamento e neanche la celerità con cui si è provveduto. Tuttavia un qualche altro lavoro alla Melandri glielo troveranno, naturalmente ben retribuito. Come quello del MAXXI. Giustamente.
Ricordiamo che all'inizio la Melandri aveva dichiarato che avrebbe lavorato gratis, dal secondo anno in avanti - se non ci sbagliamo - con l'avallo del Cda, formato da Monique Veaute e Alice Trussardi assieme a Lei - ha avuto, pretendendolo ed ottenendolo da se stessa, il suo bello stipendio di 100.000 Euro l'anno con l'aggiunta di premi ' di risultato' che dopo il primo anno avevano fatto salire il suo compenso a 120.000 Euro circa.
Che sarà più o meno ciò che prenderà anche Giuli, a meno che non pretenderà un aumento, richiesta non improbabile, come si è visto in altri casi in passato senza che nessuno protestasse. Stiamo pensando a Luciano Berio che quando all'Accademia di Santa Cecilia, sostituì Bruno Cagli, si alzo lo stipendio portandolo ad oltre 300.000 Euro, stipendio che Cagli al suo ritorno in Accademia mantenne - mica scemo! L'attuale sovrintendente, Michele dall'Ongaro, ne percepisce uno non tanto male, benché più basso come da legge , e cioè 240.000 Euro l'anno, che a noi sembra comunque troppooooo!
Ora il problema che la nomina di Giuli si porta appresso è dove, come e con chi sostituirlo nelle numerose trasmissioni televisive nelle quali fa l'opinionista ed anche al giornale per il quale scrive, Libero, perché - pensiamo - il suo ruolo non gli consentirebbe di continuare. O no?
Purchè non lo si sostituisca con un altro giornalista od opinionista 'di destra', come il 'duro' Borgonovo. A noi noi di giornalisti di quella 'pasta', Borgonovo basta e avanza.
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