Si fanno complotti per situazioni molto meno gravi, perché non se ne fa uno per far fuori Putin, che sta mettendo il mondo intero, non soltanto il suo paese e quelli vicini, non la sua famiglia e la ristretta cerchia dei suoi sostenitori, in una situazione di perenne angoscia, pericolo di guerra e fame ed ha fatto già tante vittime innocenti?
Anche la dottrina della Chiesa - se non è cambiata - sosteneva che ci sono tutte le ragioni per eliminare un dittatore che ammazza migliaia di vite umane ed ancora di più ne mette in pericolo.
Qualcuno dice, pensando che 'il peggio non è mai morto', che dopo Putin potrebbe venire uno peggiore di lui. Forse è così, ma intanto si libera il mondo da un assassino che non sa come uscire dal disastro, che lui ha creato, in maniera non disonorevole.
Se lo fanno fuori, un problema intanto è risolto. Poi, dopo ci si occuperà del problema eventuale della successione.
Intanto la sua scomparsa potrebbe dar corso al 'cessate il fuoco', premessa indispensabile per trattare la fine della guerra e una possbile pace in Europa e nel mondo. Ma solo senza di lui, che è l'ostacolo maggiore per ogni possibile soluzione, si potrà trattare senza ulteriore spargimento di sangue.
Nessun commento:
Posta un commento