Non sappiamo più quante volte nel recente passato, abbiamo letto nella rubrica tv del Corriere, Aldo Grasso, dichiarare il suo amore per Edoardo Camurri, qualunque cosa faccia, o gli facciano fare, in tv.
La sua passione per Camurri è dettata dalla constatazione, sua, che di meglio non c'è in circolazione nella tv di stato e ripetuta fino alla noia, perchè nonostante questa sua immensa bravura, non gli abbiano ancora affidato una 'prima serata' se non addirittura la direzione della rete culturale (ex) della Rai, o di Rai 5 che, nella tv tematica, rimedia alle mancanze di Rai 3, quella attuale.
Noi alcune delle sue lezioni, in ogni campo dello scibile le abbimao seguite. E, a differenza di quello che va cantando Grasso, non erano tutte comprensibili anche a chi, come noi, ha anni di studio alle spalle e lavora da sempre nel settore.
Per Grasso, che evidentemente non la pensa come noi, e che quelle lezioni ha seguito solo molto saltuariamente, ma che è obnubilato dalla sua smodata passione, Camurri è e resta il "migliore animatore culturale della tv italiana".
Chi la pensa come Grasso non che da seguire, attualmente, il ciclo, che durerà l'intera stagione, dal titolo ' Alla scoperta del ramo d'oro', di Rai Cultura, in onda su Rai 3, 15,30; poi su Rai Storia,17,30; e, infine, su Rai Play.
E poi ci venga a dire se per caso un briciolo di ragione l'abbiamo anche noi che non ammiriamo lo smodato autocompiacimento di Camurri. Il quale - ma Grasso non l'ha detto, chissà perchè - a Radio 3, assieme ad un bellimbusto di nostra conoscenza, cura la rubrica 'Edo e Zac', una coppia nella quale è difficile capire quale dei due sia il più narciso. Noi non la ascolteremo, salvo che non ci giunga inavvertitamente e del tutto casualmente, durante gli spostamenti in macchina.
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