giovedì 10 novembre 2022

Come leggere la ritirata da Kherson ( da Huffington Post, di Arianna Francesca Brasca)

 A giudicare dagli ultimi sviluppi – l’annunciato ritiro dell’armata russa da Kherson e l’uccisione del vice governatore della regione Kirill Stremousov – Mosca può vantare ben pochi progressi nell’effettivo accorpamento delle quattro aree parzialmente occupate dell'Ucraina orientale e meridionale, – Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia – che Putin aveva dichiarato con grande clamore di voler annettere a settembre. L'intensificarsi dell'attività militare nella regione e le sfide politiche e sociali che l’accompagnano continuano a ostacolare, di fatto, una piena integrazione.


L'allineamento delle economie e delle amministrazioni locali è stato continuamente minacciato dalla resistenza all’avanzata dell’esercito di Kiev dell’ultimo mese, rendendo i risultati dell’annessione uno spettacolo di propaganda, più che un vero e proprio successo politico. Secondo quanto dichiarato da Konstantin Skorkin, esperto di politica dell'Ucraina orientale, al Moscow Times: "L'integrazione dipende dai progressi dell'esercito ucraino e dalla capacità della Russia di mantenere il controllo dei territori che ha dichiarato di aver annesso".


Il presidente russo Vladimir Putin aveva presentato l'unificazione di queste regioni come una risposta alla "volontà di milioni di cittadini”. Oggi, possiamo invece considerare la mossa come una scommessa disperata in mezzo a una serie di rovesci disastrosi sul campo di battaglia...

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