Nessuna schiarita, ad ora, nell'intricata vicenda che vede sino a oggi Beppe Grillo e Giuseppe Conte ciascuno per sè, a difendere il buon operato per la rifondazione M5s che ancora non è andata in porto.
Nessun feedback è arrivato alla galassia pentastellata da Luigi Di Maio, che stamattina ha incontrato l'ex premier nella sua abitazione privata: zero dichiarazioni ai cronisti e, dopo, un colloquio di una decina di minuti con il presidente della Camera, Roberto Fico. 'Nessun feedback è già un feedback', osservano però esponenti del Movimento riferendosi al silenzio del ministro degli Esteri.
L'aria che si respira non è di ottimismo su una possibile ricomposizione, mentre ci si aspetta che Conte, dopo aver assicurato che il progetto a cui ha lavorato non rimarrà in un cassetto, possa tornare presto a prendere posizione.
I canali sono, tuttavia, ancora aperti, osserva una fonte qualificata che fino all'ultimo punta sulla conciliazione. Una conciliazione, osserva la stessa fonte, a cui tutti, nessuno escluso, starebbero lavorando. La previsione è che in 24-48 ore di tempo e si arrivi a una soluzione.
Ma il dato è che in tanti, pur sperando, non lo credono più possibile. "E' finita", osserva un interlocutore che 'non vuole neanche immaginare le conseguenze di una scissione', anche se si ritiene che l'ex presidente del Consiglio possa decidere di andare per conto proprio, portando alla conta gli eletti.
Intanto, in Parlamento, si continua a registrare la grande amarezza per il modo in cui è stato trattato da Grillo il capo politico reggente, Vito Crimi. E' di stamane il lungo post della senatrice Alessanda Maiorino su Grillo che "unilateralmente ha deciso non solo che quel lavoro non andava bene, ma che lo stesso Giuseppe Conte non andasse bene. Un uomo che ha condotto il Paese in due diversi e opposti governi, che ha guidato il Paese nella fase più dura, che abbiamo difeso a testuggine dagli attacchi strumentali di forze e forzette politiche che mal digerivano i suoi successi in Europa e la credibilità che aveva ridato all'Italia agli occhi del mondo, ma che soprattutto mal digerivano la sua popolarità presso le cittadine e i cittadini italiani, e che per questo hanno tramato per farlo cadere per una manciata di voti, ebbene, quest'uomo improvvisamente non va più bene".
"Su questo repentino mutamento d'opinione sul suo conto da parte di Beppe Grillo non commento. Rilevo solo che ci ha lasciati sgomenti, ed esposto al ludibrio di personaggi del calibro di Bellanova e Renzi, che come tanti puffi quattrocchi hanno iniziato una litania di 've l'avevo detto io, ve l'avevo detto", dice ancora."'Ora chiediamo al Garante di fare il Garante: autorizzi Conte a far conoscere il documento e il carteggio in questione, e consenta alla comunità nata dalla sua idea di democrazia e partecipazione di esprimersi". Non senza far pesare che il proprio padre "era meraviglioso, e mi ha sempre lasciato volare".
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