C'è un fuggi fuggi generale fra i probabili candidati alle prossime comunali nelle grandi città. Il tempo stringe, giacchè gli appuntamenti elettorali sono fissati per il prossimo autunno, e i possibili candidati via via indicati, con regolare puntualità si ritirano, o perchè non si sentono appoggiati dalle forze politiche per le quali scendono in campo, o perchè, man mano che le elezioni si avvicinano, si rendono conto delle difficoltà che il governo di una città, specie se grande, o regione comporta, nonostante valga sempre il detto ' meglio comandare che..." o forse oggi non è più tanto di moda? Oppure si pensa che nel mentre si comanda viene offerta anche l'altra possibilità alla quale, in linea di principio, si rinunciava preferendole il 'comando'.
A Milano la situazione sembra particolarmente preoccupante, per la Destra, i partiti di destra - perché di una vera coalizione come va predicando Berlusconi, Salvini non vuol sentir parlare - non riescono ad accordarsi su un nome che li soddisfi tutti.
A allora, accogliendo lo stesso proposito di Leporello che, alla scomparsa di Don Giovanni, si reca all'osteria a cercar padron migliore, anche essi hanno fatto una puntatina in una delle più note osterie bergamasche, dove, secondo le malelingue, ogni tanto staziona anche un noto giornalista che si vorrebbe candidare.
Lui, appresa dai giornali la notizia, non è sembrato cadere dalle nuvole, dando quindi corpo alla risoluzione assunta dai partiti che vorrebbero candidarlo. Ed ha spiegato che la candidatura gli è stata offerta, ma che lui non se la sente di accettare. Benché abbia anche diretto imprese giornalistiche, non ha mai amministrato niente, oltre casa sua. E poi dovrebbe rinunciare alle consuete puntatine in osteria, le sole che oggi riescono ancora a metterlo di buonumore. E lui non se la sente.
Infine, una ragione ancora più profonda alla base del rifiuto: pagano poco. Che è poi la ragione classica di un cinico che se ne frega di tutto e tutti: E che, nel suo caso, ancorché nella vita abbia guadagnato moltissimo, al punto che - soi disant - potrebbe vivere di rendita ancora due o tre vite senza problemi, risulta ancora più incomprensibile per noi e ignominiosa per lui.
La buona ragione resta perciò solo quella della puntatina giornaliera all'osteria della quale non vuole privarsi. Prosit!
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