Prima di lui, Fuortes, nessuno ha osato liberare la Rai, purificare la fascia notturna di trasmissioni da Gigi Marzullo, con le sue domande citrulle, e la sua divisa da ergastolano nel reparto 'paganti', a corto di 'barberia'. Improponibile, eppure per anni ha parlato di tutto, a favore dei nottambuli (teatro, cinema, musica, libri) ed ha anche avuto la responsabilità della cultura per Rai Uno, incarico affidatogli da qualche sciagurato direttore.
Poi è venuto anche Fabbio che pur di avere un trastullo nella sua trasmissione, lo ha preso come zimbello, qualunque sia 'il tempo che fa', mettendolo al tavolo, a porgere domande che quanto più idiote più risate riuscivano a suscitare.
Alla fine anche per lui che deve avere avuto alle spalle qualche sostegno non da poco, altrimenti non sarebbe rimasto al suo posto nonostante le critiche più che dovute alla sua ingombrate quanto inutile ed anche un poco imbarazzante presenza tv, anche per lui è venuto il tempo della pensione.
Ma lui ha superato anche questo scoglio, con la complicità della dirigenza, che lo ha tenuto perchè lui si è proposto, pur di restare ancora un anno, gratuitamente. Mentre, almeno la direzione di Rai Uno avrebbe dovuto dirgli che, a questo punto, basta non ti vogliamo neanche gratis, e non farlo riemergere dalle nebbie del palinsesto notturno per piombare anche nel salotto della Autieri, dove alla sola sua vista, può venire la gotta - a noi la farebbe venire.
Adesso da Fuortes ci attendiamo che assuma una decisione che nessun altro ha potuto prima: dargli il benservito e fare spazio ad altri.
Ci riuscirà? Pensi forse, caro lettore, che anche con Fuortes, non abbia avuto rapporti in tutti gli anni che il manager ha passato a Musica per Roma e all'Opera, e, a suo modo, divertendolo? Come fa ora Fuortes a mandarlo a casa? Solo profittando dell'unica carta che ha in mano può farlo: il suo pensionamento.
Ci provi Fuortes, gli saremo grati!
Nessun commento:
Posta un commento