Dal 26 al 28 luglio 2021 si sta svolgendo a Roma, nella sede della FAO, il Pre-Vertice delle Nazioni Unite sulla trasformazione dei Sistemi Alimentari per immaginare un futuro più sostenibile attraverso il modo in cui si produce, si distribuisce e si consuma il cibo. Su Rai3, il 26, alle 21 verrà trasmesso in diretta dal Circo Massimo di Roma, con la conduzione di Milly Carlucci, il concerto di Andrea Bocelli dedicato al Pre-Vertice ONU.
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Ieri sera abbiamo voluto seguire dall'inizio alla fine il concerto di Bocelli al Circo Massimo, che, per importanza del luogo che l'ospitava, era, sempre con Bocelli, il secondo o terzo. Il primo al Colosseo, dopo il terremoto dell'Aquila, il secondo al Foro romano, in occasione del Giubileo speciale 'della Misericordia' del 2016; il terzo il Circo Massimo, in occasione del vertice sull'alimentazione alla FAO.
In tutti e tre i casi, in luoghi unici al mondo, il nostro cantante più noto alle platee 'leggere' o 'televisive' si è esibito in ruoli che cominciano ad essere troppo impervi per la sua voce.
Superiore agli altri quanto a banalità, la passerella al Foro romano, complice l'Opera di Roma di Carlo Fuortes, sulla quale assieme al tenore sfilava nei suoi vestiti sgargianti e gioielli scintillanti, una bella cantante, compagna di un ricchissimo 'pirata' dell'Estremo Oriente che Fuortes accoglierà nel Cda del teatro, dopo versamento di adeguata somma.
Ieri Bocelli ha voluto far sentire i suoi acuti, striduli e sforzati, di un celebre brano della Figlia del reggimento di Donizetti, nel quale il tenore inanella nel giro di poche battute ben otto do acuti. Quel brano ha messo in evidenza i suoi difetti più che i suoi pregi vocali, che oggi si fermano al colore della voce. Al quale pregio, professionale, vanno aggiunti la sua generosità e il suo impegno in cause umanitarie.
Ha duettato con un soprano venezuelano, anche nel solito 'pastone' comprendente canzoni napoletano, per finire con 'Partirò', un suo cavallo di battaglia in ben altre platee.
Lo accompagnava una sedicente Orchestra del 'Teatro del Silenzio'- che è poi il teatro all'aperto proprietà di Bocelli - diretta da Carlo Bernini che oltre che direttore dell'Orchestra, figura, nel suo curriculum, come 'direttore artistico di Andrea Bocelli' - un direttore artistico 'ad personam'.
Nel comunicato Rai si sottolineava, come si fa nelle feste di paese, che 'l'orchestra è composta da 58 elementi' - mamma quanti! - e che presentatrice del concerto è 'la star internazionale Milly Carlucci', che fa da anni la brava presentatrice ormai ovunque, ma la cui presenza in simili occasioni ci è sempre parsa inutile quando non dannosa, al decoro di un concerto.
Al programma hanno collaborato ben tre autori RAI, prelevati i primi due da 'Ballando con le stelle' (Sergio Cappozzo), e 'Il pranzo è servito' ( Giancarlo De Andreis), e Matteo Catalano, musicista. Ma se il programma lo hanno scelto necessariamente Bocelli e Bernini, quale ruolo hanno avuto i tre autori? Scegliere le vedute di Roma proiettate sul grande schermo del palcoscenico? Beh, no, il compito di 'supporto' alla Carlucci, la quale, oltre che presentare: 'ecco a voi Andrea Bocelli', ha dovuto fare due interviste in inglese traducendole, a personaggi che partecipavano al summit FAO.
Dopo questo scadente spettacolo dal Circo Massimo, tutta la nostra attenzione é rivolta, ancora su Rai Tre, alla trasmissione che debutta questa sera, registrata all'Arena di Verona, con Baudo e Di Bella che ci spiegheranno l'opera, pardon la 'grande' opera.
Siamo molto curiosi, anche a seguito della nostra lunga esperienza come autore di All'Opera! che al pubblico televisivo italiano, per sei estati consecutive, fece riascoltare e raccontò ( con Antonio Lubrano) alcuni dei titoli più popolari della storia del melodramma.
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