sabato 17 luglio 2021

Simona Agnes: mi manda mio padre, Biagione, e Gianni Letta

 

Fratelli d'Italia per vendicarsi dello sgarbo che la destra 'disunita' gli ha fatto, mandando fuori dal CdA Rai il suo candidato, intende dare battaglia in Commissione di Vigilanza con il voto contrario alla Soldi, designata anche dal CDA presidente Rai. E spingerebbe per votare alla presidenza il candidato, anzi la candidata, indicata da Forza Italia, anzi da Gianni Letta,  Simona Agnes il cui curriculum prestigioso è quello che si legge appresso, come lo abbiamo trovato in rete. 

 Simona Agnes, in sintesi, viene candidata alla presidenza Rai, perchè figlia di Biagio che si trovò a guidare la Rai in un "momento particolarmente delicato dell'Italia e della Rai stessa". E ancora: nel periodo in cui Berlusconi scese in campo con le tv private. Suo padre - ricorda la figlia Simona,  sostenuta nella candidatura proprio da chi della discesa in campo di Berlusconi fu  principale sostenitore e paladino come ne fu anche consigliere e collaboratore negli anni di governo, Gianni Letta - fu sempre difensore del servizio pubblico.

Forse che ora Letta cerca una sponda attraverso Simona Agnes, nel caso in ci si dovesse mettere mano -ne dubitiamo fortemente - al riordino del sistema radiotelevisivo.


Simona Agnes è la figlia di Biagio Agnes, che è stato direttore generale della Rai, oltre che fondatore e direttore del Tg3. Attualmente si occupa di comunicazione ed è presidente della Fondazione che porta il nome del padre.

La Fondazione Biagio Agnes si impegna a incoraggiare e promuovere iniziative nei settori della cultura, dell’informazione e della comunicazione. Attribuisce ogni anno “un premio giornalistico molto ambito – ha ricordato Agnes in un’intervista – ed è un momento di forte aggregazione per coloro che fanno giornalismo. Inoltre, ci occupiamo anche di turismo e di valorizzazione del sud, essendo mio padre nato in provincia di Avellino”.

Come ha raccontato la figlia, Biagio Agnes si trovò a ricoprire il ruolo di DG Rai in un momento “particolarmente delicato dell’Italia e della Rai stessa”. Era il periodo in cui Berlusconi scese in campo con le TV private. Simona Agnes ricorda che il padre “fu sempre un paladino convinto del servizio pubblico” e che in quella sfida “si comportarono tutti con la massima correttezza”.


 Ancora oggi si legge sui giornali che ci sarebbe anche un altro candidato a qualche direzione Rai, di cui non ricordiamo il nome, sostenuto anche lui da Gianni Letta.
 Dobbiamo confessarlo. Ogni volta che leggiamo di Letta, che sta  dietro  a qualcosa  o a qualcuno, ci sale il sangue alla testa, perchè non riusciamo a rassegnarci che ancora non si ritiri in buon ordine e che abbia purtroppo ancora credito. Ma forse è il frutto della politica italiana malata di cui sappiamo da sempre e che ancora non cambia (P.A.)

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