Il nuovo bollettino epidemiologico curato dall’Istituto superiore di Sanità fornisce i dati sull’efficacia dei vaccini basati sui casi reali degli ultimi tre mesi. Vengono presi in esame le infezioni, i ricoveri e i decessi da Covid-19 che si sono verificati dal 4 aprile (approssimativamente la data in cui la vaccinazione è stata estesa alla popolazione generale, spiega l’Iss) all’11 luglio 2021.
Ciascuno di questi casi viene associato dall’Iss alla condizione dell’individuo rispetto alla campagna vaccinale: vaccinato con ciclo incompleto (una sola dose, in attesa della seconda), vaccinato con ciclo completo (due dosi, oppure una dose di Johnson & Johnson, o ancora una sola dose per chi ha avuto il covid da meno di 6 mesi) e infine non vaccinato.
I dati confermano la validità dei vaccini e in particolare della doppia dose rispetto alla singola. In media l’efficacia nel proteggere dall’infezione è del 71,33% nel caso del ciclo incompleto, ma dell’88,52% se si sono fatte entrambe le dosi.
Ancora più elevata, come previsto, la protezione rispetto al ricovero in ospedale. L’efficacia in questo caso è in media dell’80,83% nel ciclo incompleto e del 94,57% nel ciclo completo. Per il ricovero in terapia intensiva le percentuali sono 88,08% per una dose, 97,3% pper due dosi. Infine i decessi: 79,01% di protezione con una dose, 95,8% con due dosi.
Cresce la variante Delta caratterizzata da una ulteriore maggiore trasmissibilità e da una parzialeriduzione nella capacità di neutralizzazione di anticorpi contro varianti del virus SARSCoV-2 precedentemente circolanti» spiega il ancora il rapporto.
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