venerdì 16 luglio 2021

CONCITA, e allora?

 Non più tardi di due giorni fa, Concita De Gregorio, nella sua rubrica 'Invece Concita' (La Repubblica), che leggiamo sempre con attenzione ed interesse, ha affrontato il tema della vaccinazioni che in questi giorni tiene banco fra medici e politici.

 Siamo in Italia ad un buon punto, ma non occorre fermarsi, perchè fino a quando i vaccinati, con le due dosi, non saranno in numero considerevole, la popolazione tutta sarà esposta agli attacchi del Covid ed alle sue varianti, sempre più aggressive in fatto di contagio.

 Oggi tutti sono d'accordo su un fatto - anche ieri sera nella trasmissione de La7, che Lei conduce con Parenzo - il prof. Pregliasco è tornato sull'argomento: e cioè che  l'unica arma che abbiamo per combattere e sconfiggere o rendere innocuo il virus è il vaccino.

E che questa convinzione si sia tradotta anche in provvedimenti legislativi, come nel caso della Regione Friuli-Venezia Giulia, lo dimostra la lettera di sospensione, anticamera del licenziamento, che le strutture sanitarie di quella regione hanno inviato ai medici ed al personale sanitario che ancora non si sono vaccinati.

Concita De Gregorio sottolinea il cattivo esempio che viene da certi politici - nel caso specifico Salvini e Meloni - i quali per non perdere  le simpatie anche elettorali dei no vax, dopo aver dichiarato, appena qualche mese fa, l'efficacia del vaccino, hanno dato notizia di non essersi ancora sottoposti alla vaccinazione o che non la faranno. E addirittura che se la vaccinazione diventasse obbligatoria per legge, farebbero insorgere le loro truppe per 'sventare l'attacco alle libertà individuali'.

 Nel dibattito di questi giorni è intervenuta anche  una povera, anzi miserabile leghista, avvocato - che alla vigilia delle elezioni europee, per le quali si era candidata risultando poi eletta, era venuta alla ribalta anche televisiva straparlando - la quale ha accostato l'attuale slogan ' la vaccinazione rende liberi', a quello scellerato che si poteva leggere all'ingresso dei campi di sterminio: 'il lavoro rende liberi'.

Però, anche Concita , al termine della sua rubrica, ci lascia con l'amaro in bocca. Non che dica che la vaccinazione non sia salutare; anzi, afferma, in linea con la scienza, che è l'unica che può salvarci anche da prossime ondate di ammalati gravi e decessi; però conviene in qualche maniera con i due capitani di ventura della destra italiana, che convenga 'convincere' chi non si vuol vaccinare. 

Allora, Concita, se ad esempio  i 200.000 insegnanti  insistono sul rifiuto della vaccinazione, cosa consigli? Di farli salire comunque in cattedra costituendo un concreto pericolo di contagio per gli studenti? O ritieni che il Governatore Fedriga (Lega) abbia fatto male a sospendere i suoi sanitari no vax, dopo che non è riuscito a convincerli della necessità, soprattutto per loro, che si vaccinino?

Non fare anche tu, indirettamente e senza rendertene conto, il gioco di quelli che vanno dicendo che la vaccinazione obbligatoria in tempo di pandemia è un attacco alle libertà individuali. Perchè è una idiozia, socialmente molto pericolosa perché ne va di mezzo la salute.


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