Il dibattito sulla terza dose è giusto che sia iniziato. Israele ha iniziato con la terza dose e noi tra 1 mese e mezzo avremo abbastanza dati per capire l'impatto della terza dose". Lo ha detto Andrea Crisanti, microbiologo, ad Agorà Estate su Rai 3 sottolineando che "siamo su un terreno sconosciuto" e che "non possiamo inventarci nulla".
"I dati - ha spiegato - sono la cosa più importante per tracciare la strada altrimenti si imporvvisa, e io non penso che in sanità pubblica si possa improvvisare".
E sui casi che nel Regno Unito stanno calando, ha sottolineato l'importanza del tracciamento. "Hanno un sistema di tracciamento degno di questo nome. E' così che funziona. Nonostante abbiano aperto tutto, i casi si stanno stabilizzando".
Ha evidenziato inoltre che nessun vaccino copre totalmente dalla malattia ma la protezione è comunque altissima. "Nessun vaccino copre al 100%, ma i più efficaci come copertura sono quelli a mRna, tipo Pfizer e Moderna. I dati di Israele, se confermati, dicono che contro la variante Delta anche nel migliore dei casi abbiamo una protezione al 70%". Mentre sullo Sputnik ha aggiunto: "Le autorità scientifiche russe dicono che copre al 90% ma i dati in Europa sono ancora frammentari".
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