La famiglia di origini sinti partita dall'Abruzzo negli anni '50 e che ora, nonostante una condanna in primo grado per «associazione mafiosa», continua a dettare legge a Ostia, sul mare di Roma, vuole il sussidio economico. Ieri, così come nei giorni scorsi, gli Spada si sono recati in uno dei Caf di Ostia e hanno preso appuntamento per compilare il modello Isee, documento preliminare per poter poi presentare la domanda per il reddito di cittadinanza.
«Almeno tre nuclei della famiglia Spada - fanno sapere dal Caf della Cisl di Ostia - hanno preso appuntamento per la compilazione dell'Isee, il documento è senz'altro prerogativa per poter chiedere poi il reddito di cittadinanza».
Tra questi c'è anche Roberto Spada, il reggente del clan - secondo i pm - e autore della testata nei confronti del giornalista Rai. Gli Spada presenteranno il loro Isee al centro di assistenza fiscale di Ostia e, con il documento alla mano proveranno a chiedere il reddito di cittadinanza. I tre nuclei familiari degli Spada si sono recati negli uffici per chiedere di poter dimostrare il proprio reddito.
Molti appartenenti alla famiglia risultano proprio nullatenenti. Già le indagini della magistratura hanno accertato come locali e macchine di lusso fossero intestate a persone «prestanome» così come le case che sono quelle del Comune di Roma occupate abusivamente o con la forza.
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