lunedì 25 marzo 2019

Autonomia. Tutto e subito, anche a danno del paese. Zaia incalza Salvini. I magnifici due che vogliono fare a pezzi l'Italia

Sarà l'effervescenza della festa di partito a Treviso, ma la Lega va alla carica sull'autonomia. Lo fa con il suo numero uno, Matteo Salvini, e con il presidente veneto, Luca Zaia. Il governatore lancia quasi una sfida ai 5Stelle: "Andiamo avanti, ci sarà il 3 aprile un'ulteriore audizione al Senato. Se si firma e ci danno l'autonomia bene, sennò a casa tutti", dice Zaia durante la "Veneto Fest". 

E ancora: "Siamo stanchi di pagare gli sprechi degli altri. Non è la secessione dei ricchi come dice qualcuno ma è di quelli che son stufi di essere trattati come dei pirla". Zaia è d'altronde da sempre il più radicale nel pressing sull'autonomia. In passato ha addirittura parlato di un'ecatombe in caso di mancata intesa, viste le resistenze di molti 5Stelle, in particolare dell'ala meridionale del Movimento.

Toni ultimativi anche dal vicepremier leghista, Matteo Salvini. "È un passaggio storico e nessuno ti regala niente. Siamo al governo in due e quindi bisogna reciprocamente sostenerci, ascoltarci, aiutarsi... Ogni tanto una bottarella di qua, una bottarella di là. Questo è l'unico momento, questa è l'unica alleanza con cui possiamo portare a casa l'autonomia e o lo facciamo adesso o non ce la faremo più. Io sono convinto che ce la faremo adesso". 

D'altra parte Salvini si lancia anche in un pronostico - a urne aperte - sulle elezioni regionali in Basilicata. "Da stasera sarà governata dalla Lega", dice. E annuncia ufficialmente un'adunata europea di sovranisti: "Abbiamo cambiato il Veneto e l'Italia, adesso in tanti aspettano noi per cambiare l'Europa. 

In aprile ci sarà una grande iniziativa pubblica dei movimenti che vogliono cambiare l'Europa ma a differenza del passato non saremo noi ad andare all'estero, ma gli altri a venire qua".

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