martedì 26 marzo 2019

E il PD torna a litigare al suo interno sull'esito del voto in Basilicata. Ci risiamo. Fanno già la guerra al nuovo nemico: Zingaretti

Il secondo posto ottenuto in Basilicata, stesso piazzamento delle precedenti quattro tornate elettorali in altrettante regioni, riaccende lo scontro tra maggioranza e minoranza del Partito Democratico.

I renziani, che fino ad oggi hanno retto sulla linea del 'no al fuoco amico' imposta dal leader, scatenano le batterie dei social network e attaccano con Luciano Nobili e Anna Ascani, mozione Giachetti: "Da quando Matteo Renzi si è dimesso abbiamo perso Friuli, Molise, Abruzzo, Sardegna, Basilicata, Trento e Bolzano. Ma il problema era il carattere di Renzi, ovvio. E finalmente oggi, senza di lui, tutti felici per il secondo posto in Basilicata: felici e perdenti", scrive Nobili, mentre Ascani tira in ballo il secondo piazzato per antonomasia: "Alla sesta volta credo che persino il grande Toto Cutugno abbia smesso di esultare per il secondo posto. Noi abbiamo intenzione di andare avanti parecchio?".

Perché Zingaretti vede il bicchiere mezzo pieno

La soddisfazione del segretario, Nicola Zingaretti, è tuttavia "ben motivata" a sentire i parlamentari a lui più vicini. Tra i non molti esponenti riconducibili al presidente della Regione Lazio alle Camere - dove la maggioranza è ancora renziana in virtù delle liste elettorali stilate dall'ex segretario per le elezioni 2018 - c'è la consapevolezza che ottenere il secondo posto dopo 24 anni di governo ininterrotto e l'inchiesta sulla sanità locale che ha coinvolto l'ex governatore Marcello Pittella, non era un risultato scontato.

Per quanto riguarda le altre regioni, poi, fonti Pd alla Camera sottolineano che le regioni in cui il Partito Democratico è arrivato secondo, dal Friuli alla Sardegna, si è dovuto fronteggiare una situazione in cui nessuno dei governatori in carica si è ricandidato: Deborah Serracchiani, ex governatrice del Friuli Venezia Giulia, ha scelto di essere candidata alla Camera lasciando il posto al suo vice, Sergio Bolzonello, esponente dell'ex maggioranza renziana; stesso discorso per Luciano D'Alfonso, ex presidente della Regione Abruzzo che, dopo una lunga riflessione, ha optato per l'incarico in Parlamento. "Queste vicende non si possono imputare al 'Pd senza Renzi', ma sono coda del partito renziano", sottolineano le stesse fonti.

Dunque, se non si può festeggiare, il secondo posto in Basilicata è per la nuova maggioranza dem sicuramente motivo di soddisfazione: le quattro liste civiche di ispirazione democratica a sostegno di Carlo Trerotola, all'interno delle quali si sono candidati esponenti del Pd e civici, ottengono complessivamente oltre 63.000 voti validi per una percentuale complessiva del 23,1% nelle 650 sezioni scrutinate su 681, battendo il M5S fermo al 20,40% e la Lega al 19,19%. Complessivamente il centrosinistra, relativamente alle politiche del 2018, fa un balzo in avanti di 7 punti percentuali, sottolineano le stessi fonti.

Una direzione nazionale per fare il punto

"I numeri del Pd e del centrosinistra sono questi", conferma Marco Miccoli, responsabile Comunicazione del partito". Non solo: quanto sia importante il secondo posto ottenuto è rappresentato anche dai seggi nel consiglio regionale dove Salvini elegge 6 consiglieri contro i 5 del Pd (Comunità Democratiche - Pd e Avanti Basilicata più il candidato Trerotola), un quarto del consiglio. Di tutto questo, Nicola Zingaretti parlerà oggi, alle 10 al Nazareno, nel corso della direzione nazionale del Pd. Una direzione convocata per chiedere il pieno mandato a ragionare di alleanze in vista delle prossime elezioni amministrative e delle elezioni europee, si apprende da fonti dem.

L'intento di Zingaretti è chiudere la partita delle alleanze per le europee e poter, poi, presentare il logo. Stando sempre a quanto si apprende, si continua a ragionare per le Amministrative su una alleanza che comprenda Leu, Italia in Comune, Democrazia Solidale e Più Europa. Per quello che riguarda le Europee, invece, rimane l'ipotesi Pd-Siamo Europei allargata alle realtà civiche e sociali. Sempre durante l'appuntamento di domani, il segretario e la direzione faranno il punto sull'esito del voto in Basilicata.

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