In questi giorni i due contrattisti - Bullo-Salvini e Spaccone-Di Maio-ci hanno stupiti. Per la prima volta li si è visti o sentiti parlare di arte e cultura, senza aggiungere che loro non hanno tempo da perdere, preferiscono occuparsi di cose serie, di quelle cose cioè che 'danno da mangiare', come l'arte e la cultura non fanno - secondo un vecchio detto.
L'altro ieri Salvini era Milano, e aveva al suo fianco la sottosegretaria alla cultura, Bergonzoni, quella che ha detto, senza vergognarsene, anzi facendosene vanto perchè antepone l'azione alla meditazione e alla lettura, che l'ultimo libro che ha letto è stato il sussidiario delle elementari.
Durante un pubblico incontro - ma non sappiamo quale e per quale occasione - gli è scapato detto che approfitterà di questa sosta a Milano, dove però ha vissuto tutta la sua vita precedente 'il Viminale' e 'palazzo Chigi', per "andare a vedere l'Ultima cena di Leonardo che non ho mai visto".
E siccome si era ormai infervorato sulla materia - che forse era alla base della sua trasferta milanese infrasettimanale (perchè lui a fine settimana ci va spesso per stare, padre amorevole e sollecito, con i figli ) ha anche colto l'occasione per un'altra dichiarazione di guerra alla Francia: ci devono ridare La gioconda . Quando non parla di migranti, porti chiusi, legittima difesa, da quella bocca può uscire di tutto.
E Di Maio? Lui ha approfittato di una prima all'Opera di Roma, per farsi vedere in giro con la nuova fidanzata, Virginia Saba, biondisima sarda, mettendo piede per la prima volta in un teatro.
Il portavoce di palazzo Chigi e quelli personali di Di Maio, almeno due, non ci hanno informato delle ragioni di quella sua uscita; e nulla vieta di pensare - e noi lo pensiamo- che possa essere stata la giovane fidanzata a chiedergli di portarla all'Opera, e che lui abbia acconsentito, pensando che una 'prima all'Opera sarebbe stata l'occasione giusta per l'ingresso in società della fresca coppia.
Lei è stata - o lo è ancora? ma forse non più - assistente parlamentare di una deputata Cinquestelle, il che ci fa venire in mente un episodio che scherzosamente segnalammo tanti anni fa e che ci attirò critiche feroci.
Quando dirigevamo Piano Time, anni Ottanta, il Venerdì di Repubblica, pubblicò indimenticabili foto di Achille Occhetto con la sua nuova compagna. Era la coppia ritratta nella casa di campagna, davanti ad una bellissima buganvillea coloratissima al momento del suo massimo fiorire.
Nell'articolo che accompagnava quelle immagini solari dei due innamorati si raccontava della nuova compagna del segretario PCI, che era una cantante che era stata legata a Luigi Nono, noto musicista veneziano che della sua militanza nel PCI non ha fatto mai mistero - andiamo a braccio, se sbagliamo correggeteci - e forse anche a qualche alto dirigente del partito. Insomma la donna aveva fatto tutta la scuola necessaria prima di finire fra le braccia del segretario del partito.
Noi scrivemmo un trafiletto non firmato e lo pubblicammo con questo titolo: 'moglie e buoi dei partiti tuoi', giocando con un famoso detto: 'moglie e buoi dei paesi tuoi'.
Successe il finimondo. Ricevemmo lettere di rimprovero perché eravamo stati irrispettosi - non scherzosi!!! - nei confronti del segretario PCI - nessuno ci rimproverò, caso strano, del fatto che avevamo scherzato, solo scherzato, anche sulla compagna di Occhetto.
Ci furono anche minacce di collaboratori del mensile, iscritti al PCI, di interrompere qualunque futura collaborazione ecc...
Perchè l'allora dirigente PCI responsabile della cultura, Luigi Pestalozza, chiese a due nostri famosi collaboratori di non scrivere più su Piano Time, la qual cosa, per cieca ubbidienza, fecero. Conservo ancora la lettera di uno di loro che mi annunciava la sua rinuncia, a seguito di quel nostro trafiletto. Mentre un altro nostro illustre collaboratore - Sylvano Bussotti - anch'egli richiesto di non scrivere più su Piano Time, rispose picche e ci raccontò della richiesta di Pestalozza.
Ora non scriveremo più a proposito della coppia Di Maio-Saba: 'moglie e buoi dei partiti tuoi', per due ragioni: perchè la coppia potrebbe scoppiare, essendosi appena composta, e perchè quello cui appartengono Di Maio e Virginia Saba, partito non è, bensi Movimento. Per ora.
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