domenica 24 marzo 2019

In fatto di musica, anche il Qurinale è analfabneta e provinciale come molti cittadini italiani

L'altro ieri c'è stata una cena di gala, al Palazzo del Quirinale, in onore del primo ministro cinese in visita ufficiale in Italia, seguito da un 'concerto'- l'hanno chiamato così - nella Cappella Paolina, in onore della moglie del presidente cinese, ex cantante lirica, molto famosa nel suo paese.

 Già è tanto se  gli alti consiglieri del Quirinale non abbiano deciso di far venire un gruppo di suonatori per allietare la cena dei notabili italiani ( in una foto ci è parso di vedere la Maglie, giornalista, invitata non si sa perchè, sebbene una cena non c'è ragione per negarla a chicchessia - e cinesi.

No, hanno optato per una nostra gloria, famosissima anche in Cina,  un cantante: Andrea Bocelli che la signora moglie del presidente sicuramente - hanno pensato al Quirinale - apprezzerà.

Noi non sappiamo quale repertorio abbia praticato nel corso della sua carriera la moglie del presidente cinese:  se opera occidentale, italiana specialmente, o repertorio nazionale. Comunque possiamo rivelare - la nostra fonte è affidabile - che ascoltando Bocelli cantare: l'Ave Maria di Schubert, o Sole mio, e Nessun dorma, la signora ha sussurrato all'orecchio del consorte: ma per chi mi hanno preso?

Ha ragione la signora: quello offertole non è certo il repertorio da offrire ad una cantante lirica; queste cose, tolta l'Ave Maria, si cantano durante le feste paesane, gli intrattenimenti caserecci fra amici. E' questa la musica  che conoscono nei palazzi del potere- avrà pensato?

Naturalmente  di  tale giusta  doléance  nessuna eco è arrivata alle orecchie degli analfabeti, e provinciali consiglieri culturali del Quirinale, i quali invitando Bocelli e facendogli cantare O Sole mio erano convinti di offrire alla illustre signora il meglio del meglio

 L'aggiunta poi di una giovane bella violinista ha fatto pensare ad una 'posteggia' napoletana.

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