Non abbiamo mai parlato di crisi di governo: siamo responsabili e siamo sempre stati disponibili, e lo siamo oggi, a cedere qualcosa per il bene comune". Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti a 'In mezz'ora in più' su Rai Tre.
"Quelle come la Tav sono le opere del futuro, l'immagine positiva dell'Italia del fare. La soluzione prospettata da Conte di ridiscutere il progetto con la Francia e l'Ue è prevista dagli accordi. Ha fatto bene il governo a farlo", dice Giorgetti. "Può essere uno spostamento in avanti, ma è un'operazione contemplata dal contratto di governo. L'analisi costi e benefici ha convinto soprattutto Conte, non tanto noi, e quindi va ridiscussa con la controparte francese, anche perché l'Italia si è accollata maggiori conti rispetto ai francesi e questo va rivisto". "Non abbiamo mai parlato di crisi di governo, ma siamo convinto che quest'opera sia nell'interesse del Paese".
"Per fermare la Tav serve una legge, è un trattato internazionale e non puo né Conte né il Consiglio dei ministri prendere una decisione senza consultare il Parlamento", sottolinea Giorgetti.
"Sincera ammirazione per gli svizzeri che questo problema lo hanno già risolto in passato attraverso il referendum e la tassazione dei Tir che passano dal San Gottardo. Un altro mondo che potrebbe essere un riferimento per noi", dice poi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
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