Il ministro Giovanni Tria ha cercato fino all’ultimo di fare scudo agli Emirati Arabi Uniti, ma alla fine ha dovuto accontentarsi di un compromesso al ribasso. Al termine di una lunga mattinata di trattative l’Ecofin ha approvato la nuova versione della “blacklist” dei paradisi fiscali, l’elenco dei Paesi considerati tali secondo l’Unione europea. E tra i dieci Paesi che si vanno aggiungere ai cinque già in lista c’è pure Abu Dhabi. L’Italia è riuscita però a strappare la possibilità di modificare l’elenco non appena gli Emirati si saranno messi in regola.
Il ministro dell’Economia aveva assicurato che la riserva italiana era legata soltanto «a una questione di tempo»: gli Emirati – ha spiegato arrivando all’Ecofin – «hanno già presentato una nuova legislazione alla Commissione e bisogna solo aspettare che questa venga approvata». I ministri hanno anche valutato l’ipotesi di rinviare la decisione a maggio, ma la Francia ha insistito per accelerare e per chiudere subito il dossier. Durante la riunione, secondo quanto raccontano fonti Ue, Tria avrebbe giudicato come “troppo severa” la valutazione fatta sugli Emirati Arabi, ma alla fine ha proposto un compromesso: l’Italia si è detta pronta a ritirare la propria riserva, ma ha chiesto di stabilire che la lista potrà essere rivista ogni volta che ci sarà un cambiamento significativo da parte di un Paese (nel caso specifico gli Emirati), senza attendere la successiva revisione globale Ue. Così è stato..............
Nessun commento:
Posta un commento