La tecnologia è una parte importante della nostra vita e aziende come Facebook hanno enormi responsabilità - ha scritto il fondatore del social network Mark Zuckerberg. - Ogni giorno prendiamo decisioni su contenuti dannosi, su cosa costituisce la pubblicità politica e su come prevenire attacchi informatici sofisticati. Queste cose sono importanti per mantenere la nostra comunità al sicuro, ma se iniziassimo da zero, non chiederemmo alle aziende di formulare questi giudizi da soli». Secondo Zuckerberg, internet ha bisogno di nuove regole per prevenire il diffondersi dell'odio, proteggere la privacy e i dati e prevenire le interferenze elettorali. L'appello è stato lanciato dalle colonne del "Washington Post".
Il numero uno di Fb ha inoltre affermato che la regolamentazione è necessaria in quattro aree: «contenuti dannosi, integrità delle elezioni, privacy e portabilità dei dati». Facebook è stato oggetto di intense critiche questo mese dopo l'attacco mortale a due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda, durante il quale l'aggressore ha trasmesso in diretta gli eventi su Facebook. È stato anche criticato per aver permesso a trolls sostenuti dalla Russia di pubblicare annunci volti a influenzare le elezioni presidenziali americane del 2016, oltre allo scandalo della raccolta dei dati di Cambridge Analytica.
Il gigante dei social media ha poi annunciato che avrebbe vietato i contenuti a supporto del nazionalismo bianco e del separatismo bianco sulle sue piattaforme e giovedì ha affermato di aver introdotto regole più severe sulla pubblicità in vista delle elezioni del Parlamento europeo di maggio.
«I legislatori spesso mi dicono che abbiamo troppo potere sulle parole e, francamente, sono d'accordo», ha scritto Zuckerberg, affermando che Facebook «non dovrebbe prendere così tante decisioni importanti per conto nostro» e che ha quindi creato un organismo indipendente in modo che le persone potessero appellarsi alle decisioni. Le aziende di Internet «dovrebbero essere responsabili del rispetto degli standard sui contenuti dannosi», ha aggiunto, ma ha affermato che «un approccio più standardizzato» dovrebbe essere utilizzato su tutte le piattaforme.
«La tecnologia è una parte importante della nostra vita, e le aziende come Facebook hanno enormi responsabilità - ha ammesso il 34enne top manager - ma sembra che qualcosa nel tempo sia cambiata, è diventata incontrollabile. Aggiornando le regole per Internet, possiamo preservare il meglio di questo mondo, la libertà che hanno le persone di esprimersi e quella degli imprenditori di inventare cose nuove, proteggendo anche la società dai danni più ampi».
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