" La platea di Caracalla, se pur ridimensionata rispetto al passato, ha pur sempre 4000 posti, e per la stagione passata, ma anche per quelle immediatamente precedenti, si è riempita mediamente per 3/4 ogni sera, lasciandone vistosamente vuoti un migliaio circa a sera."
Questo abbiamo scritto qualche mese fa a proposito delle dichiarazioni che Fuortes fa sempre, a mò di bilancio, delle 'sue' stagioni. E questa di cui riferiamo si riferiva a Caracalla 2018, stagione della quale ha sempre sventolato la bandiera del 'tutto esaurito' e poi si scopre, stando ai dati che il Teatro dell'Opera diffonde, che 1/4 della platea di Caracalla o giù di lì, è rimasta mediamente vuota.
In un post degli anni passati che non siamo riusciti ora a ritrovare, per riprenderlo, abbiamo offerto le cifre esatte della vittorie 'di Pirro' di Fuortes che comunque ha sempre goduto e tuttora gode di buona stampa.
Non vogliamo dire che Fuortes sia un cattivo amministratore, o un amministratore incapace, o un amministratore cialtrone, questo no, non possiamo dirlo, ma che racconti il falso sulle entrate da botteghino, sui biglietti staccati nel corso delle stagioni, almeno per Caracalla, siamo sicuri che dice il falso, perché abbiamo fatto i calcoli al millesimo, aiutandoci con la calcolatrice: se si moltiplica il numero dei posti disponibili per le serate programmate, si ha il totale dei posti da vendere. Se, a fine stagione, l'Ufficio stampa di Fuortes fa sapere il numero di biglietti venduti, si fa presto, sottraendoli a quelli disponibili, a sapere quante poltrone sono rimaste invendute, dunque vuote, nel corso della stagione. Questo noi abbiamo fatto ogni anno, dopo l'estate, ed ogni anno i risultati non sono mai stati quelli 'vittoriosi' ma 'falsi' ed evidentemente 'gonfiati' sbandierati da Fuortes che ha sempre potuto contare anche sulla cattiva memoria di chi segue le vicende del melodramma nella Capitale.
Perciò se si pensa che Fuortes sarebbe in grado di risolvere il problema del calo di pubblico alla Scala, si fa un buco nell'acqua.
E magari nessuno lo saprà e nessun giornale lo scriverà, fino a quando una come Lidia Baratta ( v.post precedente) non oserà fare a Fuortes le pulci, come ha fatto ora con Pereira. Perfino noi che leggiamo quotidianamente le cronache musicali non abbiamo mai letto, prima d'ora, di questo serissimo problema scaligero: sono aumentate le recite ed è diminuito il pubblico (che si sperava crescesse) e duqneu anche le entrate da botteghino.
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