domenica 17 marzo 2019

Maria Giovanna Maglie, sponsorizzata da Dagospia, nemica giurata del 'politicamente corretto', straparla

Nei giorni scorsi si è tornati a parlare di Lei, perchè la direttrice di Rai 1, voleva affidarle la 'striscia' giornaliera della quale si parla da tempo, in onda dopo il Tg delle 20, che fu già di Enzo Biagi. 
Non che dopo Biagi nessun altro possa farlo, perchè secondo questa logica, in un altro campo,  ad esempio quello del melodramma, nessuno più avrebbe potuto e dovuto cantare Violetta di Traviata, dopo Maria Callas; e invece  la si continua a cantare, pur restando  la Violetta della Callas un modello ed anche un monito.

Sponsor dell'affidamento della striscia alla Maglie è stato Roberto D'Agostino, contestatore da salotto con tatuaggi,  e braccialetti e anelli che sembrano un negozio, il quale ha lodato l'intelligenza, la bravura e l'anticonformismo della Maglie, assolvendola da ogni peccatuccio passato.

 Il ritorno in campo, alla Rai, della giornalista, uscita dalla tv di Stato per una storia di fatture e spese faraoniche in America, ha suscitato molte prese di posizione contrarie, a seguito delle quali  è girato un secondo nome, quello di Mario Giordano, che canta ogni sera 'fuori dal coro' su Rete 4, e che la fa, come si dice fra amici giocherelloni, quasi sempre 'fuori dal vasetto'.

Maria Giovanna Maglie se l'è presa, e non perde occasione  per  far parlare di sè. Come ha fatto l'altro ieri, quando ha partecipato alla trasmissione radiofonica ' Un giorno da pecora'. 

Era il giorno della marcia dei ragazzi in difesa del pianeta. Marcia che era  conseguenza della protesta pacifica di una ragazza svedese, Greta.  Sedici anni ora, Greta  mette in atto  da mesi nel suo paese questa protesta: si presenta ogni domenica davanti al Parlamento svedese e mostra un  cartello che chiede ai politici di  non 'far morire la terra'.
 Quel suo gesto silenzioso ma necessario ed efficace è stato come 'un fiocco di neve che ha generato nel tempo una valanga' - l'immagine è di uno dei tanti ragazzi, milioni, che hanno partecipato alla protesta in tutto il mondo. Adesso si chiede di dare a Lei il Nobel 'per la pace'.

 La Maglie, nemica giurata del 'politicamente corretto' se ne è uscita con queste infelicissime parole: "adesso non posso dire che metterei Greta sotto la macchina, dopo che ho saputo che è anche affetta da autismo". Giudicate  voi se si può essere più idioti di così, per una attimo di visibilità. 

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