Per me è strano che in Italia stiano cercando di etichettarmi. Io parlo di quello che ho visto e di quello che so. Parlo di persone vere che vivono sotto i bombardamenti da 8 anni. E alle tv italiane che mi dicono 'questa è propaganda', chiedo: se un giornalista ucraino o un giornalista britannico o americano parlasse su canali televisivi italiani, le loro parole sarebbero contestate? Penso di no. Stanno cercando di discriminarmi solo perché sono una giornalista russa. È questo un esempio di valori europei o piuttosto di intolleranza europea?". A dirlo all'Adnkronos, in un'intervista a poche ore dell'audizione di Carlo Fuortes in Vigilanza in cui si parlerà (anche) del suo caso, è la giornalista della tv russa 'Zvezda' Nadana Fridrikhson, al centro in questi giorni di roventi polemiche sui media italiani per la sua partecipazione a diversi talk show... (Adnkronos)
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