Il titolo del programma, La gioia della musica, dice tutto. «Uno degli obiettivi è di piacere ma anche di avvicinare un largo pubblico alla musica classica e all’opera» dice l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, «non poteva esserci persona migliore di Corrado Augias, è il più adatto a tentare questa scommessa che è un “salto mortale” perché la musica colta, lirica e sinfonica, viene quasi considerata intoccabile nelle tv generaliste, pericolosissima perché garanzia di insuccesso».
Dal 9 maggio alle 20.20 su Rai 3, dal lunedì al venerdì, il giornalista guida il pubblico tra opere e strumenti. Nell’Auditorium Arturo Toscanini della Rai di Torino, gira tra i professori dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. «Cos’è il cimbasso?», «Diavolus in musica». «Non esageri», replica, «queste cose all’ora di cena non si possono dire». Poi, in studio, interroga i direttori d’orchestra Speranza Scappucci e Aurelio Canonici; quindi si assiste all’esecuzione del brano protagonista della puntata.
«Ringrazio Fuortes» dice Augias, autore del programma con Cristina Erbetta e Vladimiro Polchi, «perché quando gli ho proposto il progetto mi ha detto sì indicando l’Orchestra della Rai di Torino con cui abbiamo trovato una collaborazione totale. Si pensa che le orchestre siano creature scontrose, invece hanno giocato con noi. Questa tradizione musicale della Rai è iniziata con il direttore Fabiano Fabiani, sono il decano dei collaboratori. La gioia della musica è una produzione pensata seduti intorno a un tavolo senza ricorere a appalti, tutto fatto in casa. Perché in casa Rai ci sono uomini e competenze per fare qualunque cosa».
Dopo L’amore è un dardo di Alessandro Baricco su Rai 3, nel 1993, non c’era più stato un programma dedicato alla classica. Franco Di Mare, direttore di Rai 3, paragona La gioia della musica a Via dei matti n.0, con Valentina Cenni e Stefano Bollani. «Era stato molto apprezzato, il pubblico sarà simile. Ci auguriamo ancora di coinvolgere tutti grazie alla curiosità e alla freschezza che Corrado ha messo in gioco. La passione giovane che ha dentro si poggia su radici solidissime».
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