Insomma per avere quei quattro minuti di spiegazioni ed altrettanti, o forse meno, di musica, eseguita dall'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, dobbiamo sorbircene una ventina buona di cose inutili e banali, che fanno però la gioia di Augias, e che rappresentano per chi come lui non capisce di musica il ripiego necessario.
Così ci dice che la Norma di Bellini - dalla quale era tratta Casta diva cantata, alla fine della puntata, dal soprano Serena Farnocchia, il cui nome assolutamente nuovo per noi, non lo era per la Scappucci perchè direttrice e cantante sono nella stessa agenzia (Primafila); e la Farnocchia non ha in repertorio Norma - è stata vittima di un doppio 'fiasco' :il primo la sera del debutto alla Scala nel 1831 e il secondo nel 1957, poi si correggerà: 1958, all'Opera di Roma, nella famosa serata in cui la Callas, dopo il primo atto decise di non cantare il seguito essendo vittima di un abbassamento di voce. Era una serata di gala, lo spettacolo inaugurale di stagione alla presenza del Capo dello Stato, Gronchi: fiasco non fu, ma altra cosa.
E poi, come di consueto, agevola il filmato. E fa anche vedere Bellini che dopo il debutto scaligero scrive al suo corrispondente ed amico napoletano Florimo, della brutta serata.
Il maestro Augias, comunque era partito male, quando, rivolgendosi al flautista che stava provando l'introduzione del 'cantabile' della 'cavatina' di Norma, gli dice che il suo strumento appartiene alla famiglia dei legni, com'era da principio, benchè ora sia 'de fero' - di metallo, maestro; e il flautista lo riprende, quasi offeso: 'd'argento'- e aggiunge: non più di legno per avere un suono più scintillante, argentino ( no, maestro, per adeguarsi alle necessità imposte dall'orchestra romantica e delle moderne sale da concerto).
Aveva continuato altrettanto male: ascoltando le spiegazioni al pianoforte della Scappucci dimostrava di non avere nessuna idea della cosiddetta 'cabaletta', che è la parte terminale della grande scena, dopo il 'cantabile'.
Maestro Augias perché non approfitta di questi due giorni di pausa per prendersi qualche ripetizione privata, onde evitare figure di m...
Terminata l'esecuzione di Casta diva, non particolarmente soddisfacente, almeno per noi, la morale: Bellini dopo gli studi a Catania emigrò, per proseguirli, a Milano, ma non poté portare con sé la fidanzata perché i genitori della ragazza non vedevano di buon occhio la relazione con un 'strimpellatore di cembalo'. Era la considerazione che dei musicisti si aveva nell'Ottocento.
Che è poi la stessa pessima considerazione e rispetto che si hanno oggi della musica, dalle parti della Rai, se la si affida a mani inesperte come quelle di Corrado Augias
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