venerdì 20 maggio 2022

La gioia della Musica di Augias sull'ottovolante degli ascolti: di nuovo in caduta libera. persi 211.000 spettatori da una sera all'altra

  Come è andata la puntata di ieri sera de  La gioia della Musica  con il maestro Corrado Augias, terza delle nove già trasmesse dedicata a Puccini (Bohème, Tosca, Butterfly)? E' tornata al livello più basso di ascolti fra tutte le puntate precedenti: 833.000 spettatori con lo share a 4,7%. Il giorno precedente c'era stata una risalita - come noi avevano diligentemente  annotato: 1.044.000 spettatori, con lo share a 5,7%.

Dunque da una sera all'altra un calo di oltre 200.000 spettatori, ed un punto di share.

 Un Posto al Sole ha avuto 1.483.000 spettatori, share al 7.6%.  Andiamo annotando fin dalla prima puntata gli esiti auditel della  trasmissione che segue immediatamente quella di Augias sulla medesima rete. A differenza di quella di Augias, Un posto al sole, mantiene solidissima la sua posizione e semmai da un giorno all'altro guadagna qualcosa, mai un calo netto come invece accade ad Augias a giorni alterni. 

Perchè? Augias è noioso e le cose che va dicendo - ormai lo consociamo bene - non sono così appassionanti.  Ieri si è inventato che la storia di Butterfly e dell' americano anticipa - è 'antesignano' ha detto il maestro - in qualche modo il moderno 'turismo sessuale' . Si vede che non  ha capito nulla! e che le tenta tutte per farsi piacere, anche qualche annotazione stupidamente trasgressiva e fuori luogo. Anche nella precedente puntata pucciniana dedicata a Tosca ha sottolineato che nell'aria di Cavaradossi 'E lucean le stelle', Puccini descrive  in un verso uno spogliarello.

E poi ha detto - e questo ci è rimasto impresso nella memoria: "Puccini quando ci si mette..." a fare che e che fa - avremmo voluto chiedergli?

 E la musica? quattro o cinque minuti bastano; ciò su cui il maestro Augias fa leva è la sua persona , la sua chiacchiera. 

                                   *****

A proposito di chiacchiere, ieri sera, sempre su Rai Tre, abbiamo seguito con altrettanta noia la lunga trasmissione - in realtà un documentario a firma Verdelli - dedicata a Ezio Bosso. Intitolata : Ezio Bosso. Le cose che restano, costruito quasi del tutto sulle chiacchiere di una pletora di personaggi anche improbabili che sputano banalità o cose inutili, mentre invece la vera forza di quel documentario, con ben altri esiti di ascolto, sarebbe stato lui e lui solo.

 E , infatti, a dimostrazione di quanto la chiacchiere ha ormai stufato, l'ascolto è stato bassissimo (773.000 spettori) e pure lo share (4,1%).

Che storia è la musica di e con Bosso faceva ascolti più interessanti benchè durasse parecchie ore e avesse anch'essa un pò di chiacchieroni. Una puntata  andata in onda a giugno del 2019,  con tanta musica, ebbe  1.000.000 tondo di spettatori e uno share del 5,3%.

 Più basso di Augias. Già, La Gioia della Musica si salva perchè dura poco e perchè alla fine della storia, c'è sempre un brano di musica  conosciuta che può interessare ed addirittura piacere riascoltare. Dura poco.

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