L'ansia della vigilia, che si toccava con mano nel Conservatorio Casella dell'Aquila per le possibili sorprese che poteva riservare l'elezione del nuovo direttore, si è finalmente disciolta intorno alle 18 di ieri, giorno in cui dalle 9 e fino alle 17 è rimasto aperto il seggio elettorale.
La commissione elettorale dando conto dell'esito del voto e procedendo alla proclamazione del vincitore che aveva ottenuto la maggioranza assoluta al primo turno, ha riportato tranquillità in quegli animi agitatissimi per le incognite del voto.
I candidati erano due, solo due: Di Massimantonio e Piermarini. Facce nuove nuovissime nonostante che il primo sia il direttore in carica e il secondo il suo vice; e nonostante che , nei precedenti due trienni, Piermarini fosse stato il direttore e Di Massimantonio il suo vice. Perciò ansia da mancanza di cambiamento.
Dunque con grande trepidazione gli elettori attendevano l'esito delle votazioni: sarà riconfermato Di Massimantonio o tornerà a fare il direttore Piermarini, trepidazione nata dalla constatazione che nessuno sapeva prima dello scrutinio chi dei due, sfidandosi a testa e croce, si sarebbe preso il Conservatorio.
Poi tutto è stato chiarito dall'esito del voto:
Risultato scrutinio:
votanti 109;
schede bianche 2;
schede nulle 1;
Di Massimantonio voti 74;
Piermarini voti 32
RISULTA ELETTO IL CANDIDATO DI MASSIMANTONIO CLAUDIO
CON VOTI 74.
Finalmente dopo le 18 è tornato il sereno: Di Massimantonio resta direttore per il prossimo triennio e forse Piermarini sarà ancora suo vice.
Adesso la 'tensione' si sposta alla fine del triennio 2023-2025, quando Di Massimantonio non potrà più essere eletto, ed allora Piermarini si riprenderà il Consevatorio.
E così per cinque mandati consecutivi il Conservatroio dell'Aquila potrà vantarsi di aver goduto della direzione di due musicisti-organisti che tutto il mondo invidia all'Aquila.
A meno che qualche testa calda non riesca a candidare, fra tre anni, qualche mezza calzetta, privando così il Conservatorio di due fra le intelligenze più acute del mondo musicale internazionale; quelle dei due direttori- organisti che si sono dati il cambio nella gestione del Conservatorio e dove tutti si augurano che restino per 'mille anni ancora', due mandati consecutivi per volta, ciascuno.
Caro Maestro che belle parole ti fanno proprio onore, peccato che la realtà sia un'altra.
RispondiEliminaappunto, acquafredda
RispondiEliminal'ironia insita in quel racconto, dunque, non è stata affatto percepita. Tragica ironia quando un Conservatorio è come 'ostaggio' di due insegnanti che, senza ombra di dubbio, non brillano nel cielo della musica italiana, mentre tutte le 'stelle' del medesimo Conservatorio stanno a guardare. Spero di esser stato più chiaro.
RispondiEliminaacquafredda