Su Rai3, lunedì 23 maggio, La Gioia della Musica ha raccolto 906.000 spettatori (4.9%). Un Posto al Sole 1.420.000 spettatori (7.2%).
La gioia della Musica in continua altalena, finendo anche più in basso di oltre il 20% sugli ascolti migliori del ciclo, mentre la tramssione che la segue immediatamente mantiene stabili gli ascolti con piccole oscillazioni, anche in basso ma sopratutto in alto.
Ieri è toccato finire nelle incapaci mani di Augias ancora Rossini, per il suo Barbiere di Siviglia.
Ci ha colpiti la chiusa finale, ovvero la morale: ha ragione Rossini - ha fatto acutamente notare il maestro Augias - quando fa cantare che la calunnia è come un colpo di cannone, che può distruggere una persona. Mai sentita prima tanta sapienza!
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Su Rai3, martedì 24, La Gioia della Musica è visto da 973.000 spettatori (5.2%) e Un Posto al Sole da 1.511.000 spettatori (7.6%).
Sprezzante del pericolo, Augias tocca Wagner, del quale ciò che più lo ha colpito è la relazione che ebbe con lui un celebre filosofo, Nietzsche, che finì pazzo a Torino - un particolare che lo ha evidentemente colpito per citarlo due volte nel corso della trasmissione.
Nella concezione dell'opera 'totale', evidentemente non bastava ad Augias, poesia, musica e azione, ci ha messo anche il celebre teatro - il teatro edificio - fatto costruire per Wagner da Ludwig II di Baviera. A quando Verdi, Mozart, Donizetti, Bach, Mahler, Brahms ecc...
Canonici è un vero disastro sul podio. Ci ha fatto venire in mente ciò che dicevano di un direttore d'altri tempi i componenti di un gruppo stabile che lui aveva fondato e dirigeva stabilmente: chi lo guarda è perduto! Guardandolo si capisce perchè non ha fatto carriera, Canonici.
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Su Rai3 La Gioia della Musica, mercoledì 25, ha radunato 971.000 spettatori pari al 5.2% e Un Posto al Sole 1.418.000 spettatori pari al 6.9%.
Questa volta a calare di 1 punto di share è stato Un Posto al sole, mentre La gioia della musica ha mantenuto la posizione del giorno precedente.
Nonostante che al centro della puntata di ieri sera, mercoledì 25 maggio, c'era di fatto un'opera, Le nozze di Figaro, e non un musicista.
Resta il fatto che nonostante Augias avesse promesso di insegnare a tutti la musica, ancora una volta si è capito che se gli togli gli inserti, raccattati da film ma anche, come in questo caso, da una prova scaligera ( Strehler e Muti che provano l'opera mozartiana mezzo secolo fa circa), Augias non sa cos'altro dire nei 15 minuti circa che gli restano per fare il maestro e dialogare con uno dei suoi tutor ( ieri Speranza Scappucci)
Già, perchè dai 25 minuti circa che dura la sua trasmissione, vanno tolti circa 5 dell'esecuzione finale e altrettanti o poco meno delle gag iniziali. Augias non c'ha stoppa da ardere neanche per una quindicina di minuti, neppure se parla di un grande capolavoro e di uno dei più grandi musicisti (ma forse a Mozart dedicherà un'altra puntata). Infatti lui ha puntato più su Lorenzo Da Ponte, 'gigante' come Mozart, senza il quale Mozart non avrebbe raggiunto le vette che ha raggiunto.
Ci crede veramente Augias a quello che dice? Mozart sarebbe Mozart anche senza le opere italiane con Da Ponte. Certo meglio per tutti che ci sia stato.
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