mercoledì 18 maggio 2022

La Tragedia della Musica che sta diventando ogni giorno di più la trasmissione di Augias su Rai Tre

Augias questa sera ha offerto la dimostrazione, che definiremmo quasi 'sublime' della sua incapacità a sostenere il ruolo che si è fatto affidare - sembra da Fuortes, il più convinto dei suoi sostenitori -  di spiegare la musica al pubblico, nel tentativo di appassionarlo e di fidelizzarlo. Obiettivi che si comincia a vedere  da lui pienamente mancati, perché il pubblico tv va scemando lentamente ma inesorabilmente, e perché - la  conferma è venuta questa sera- con il passare del tempo, invece che approfondire aspetti della musica che potrebbero suscitare la curiosità del pubblico,  struttura la trasmissione come peggio non si potrebbe, raccontando le storie della vita dei musicisti. 

 La puntata di oggi, mercoledì 18 maggio, era dedicata interamente a Ciaikovskij.  Alla sua vita, tragica, più che alla sua musica, come avrebbe dovuto essere. Infatti gran parte della puntata era dedicata a illustrare la sua sensibilità, a narrare i rapporti con una sua benefattrice, al suo disastroso matrimonio, alla sua  omosessualità ed, infine, alla sua tragica morte -  ormai molti sostengono che si sia suicidato, proprio a causa della omosessualità, sanzionata dalla legge. 

Immaginate di essere in un salotto, prima di cena, in cui un abile parlatore, un furbone, vi racconti delle storie appassionanti (ma non sempre); alla fine, se fra i presenti c'è uno strimpellatore, tocca  a lui far sentire qualcosa. Lui suona qualche motivetto - interpretando ciò che in quel salotto si attendevano da lui volevano - e poi tutti a tavola.

 E la musica,? Augias  se l'è persa, dimenticandosene quasi completamente. Ma non doveva, invece,  principalmente spiegarla o 'raccontarla'- come era negli intenti della trasmissione? Chissenefrega della storia tragica del musicista. Al pianoforte , questa volta Canonici, ha fatto ben poco.  Alla fine arriva la musica de Il lago dei cigni - come i cavoli a merenda.

 Ancora una volta Augias ci ha fatto capire che a lui della musica non frega nulla perchè non sa neanche dove sta di casa - patetico quando fa finta di seguire la partitura che non sa leggere - la qual cosa vale anche per Fuortes che, sebbene abbia fatto pure il sovrintendente di un teatro d'opera, in Rai lavora per amministrare il potere, mentre della musica, alla stessa maniera di Augias, si conferma semplice orecchiante.

Infine, una proposta per la dormiente Associazione Nazionale Critici Musicali che a proposito di questa trasmissione avrebbe già dovuto avere un sussulto. Invece dorme, come fa da secoli. 

Per la prossima tornata dei Premi Abbiati, candido io ufficialmente Augias per la sezione intitolata 'Novità tv', augurado che abbia un seguito  anche nelle prossime stagioni.

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