venerdì 6 maggio 2022

Attendendo 'La Gioia della Musica' di e con Corrado Augias

La Gioia della Musica di e con Corrado Augias. Quel che ne sappiamo della nuova trasmissione che Fuortes e Di Mare hanno voluto affidare al noto conduttore, già abbastanza impegnato in tv, anche in questa stagione,  ma nessun altro 'meglio di lui' per far conoscere la musica in tv, è che sarà una striscia quotidiana che andrà in onda su Rai Tre, alle 20.20 circa, dal lunedì al venerdì, per 25 puntate in tutto dal 9 maggio al 10 giugno, e che prenderà il posto, immediatamente prima di 'un Posto al Sole', di quella trasmissione fortunata condotta da Bollani e Compagna o di quella della Cucciari che hanno avuto successo, meritato, e forse per questo sono state interrotte. Riprenderanno?

Mentre - perchè così vanno le cose - se la trasmissione di Augias non andrà come avrebbero voluto e sperato Rai e lo stesso autore, avrà certamente un seguito, perchè Augias è un brand da sfruttare, e  qualunque cosa faccia, anche male, funziona sempre - così la pensano in Rai.

 Ora dalle poche cose che lo stesso Augias ha detto in una delle sue ospitate in Rai ( dalla Bortone, melomane dichiarata) - rispondendo alla domanda: ha imparato qualcosa dalla trasmissione, che prima non conosceva? No, la sua risposta - capiamo che quando l'ignoranza è totale, anche la presunzione di sapere è tale.

Comunque, per ridimensionare il livello della trasmissione, ma non della sua conoscenza in fatto di musica,  Augias ha precisato che in  questo primo ciclo si è tenuto 'molto basso'. A seconda dell'esito, in un secondo, alzerà il tono e la qualità della proposta. 

 E infatti in questo primo ciclo, come spiega l'Ufficio stampa Rai, Augias parlerà del contorno ( vita dei musicisti, curiosità sulle opere ed altre particolarità) lasciando  dire alle sue guardie del corpo, Canonici e Scappucci, che sono del mestiere, le cose più ardite e 'd'ordinanza',  e che precederanno l'esecuzione del brano esaminato ( ah, sì, in ogni puntata, a chiusura, quel brano, presumibilmente breve, verrà  eseguito integralmente) ad opera dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai che ha sede a Torino ( dove è stato registrato il programma) e che è una delle migliori orchestre e che da poco ha cambiato anche sovrintendente.

Noi la trasmissione di Augias la guarderemo con attenzione, ma non per coglierlo in castagna - troppo facile! - ma per concludere, eventualmente, che quando in Rai, come in qualunque altro posto del mondo, si vuole qualcosa, la si fa, passando sopra qualunque obiezione, compresa quella della idoneità professionale della perosna cui quella cosa si fa fare. 

 Infine. Sia Fuortes che Di Mare- ma più Fuortes che Di Mare - dicono il falso quando affermano, come hanno fatto presentando la trasmissione di Augias che è la prima volta che la Rai si occupa di una materia che in tv è considerata tabù.  Allora All'Opera! , la gloriosa trasmissione di Rai Uno, con Antonio Lubrano che andò in onda per sei estati consecutiv: dieci puntate per volta, e che faceva ascolti che certamente Augias non riuscirà a fare - di questo siamo certi fin d'ora - cos'era? Solo che quella trasmissione, senza mettere da parte il racconto della musica, metteva al centro di ogni puntata la musica, un 'opera, un titolo del melodramma, in 'formato tv'; mentre ne La Gioia della Musica ci sembra che al centro ci sia Augias, il quale a chi segue, a diversi livelli  di interesse, la musica, interessa, in tutta sincerità, poco.

 Comunque ribadiamo, siamo  pronti ad essere smentiti. Appuntamento a lunedì 9 maggio su Rai Tre. Poi ne parliamo.

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