Se devono proprio paragonarsi a una coppia che fa tutto insieme, scartano Serge Gainsbourg e Jane Birkin. “Preferisco John Lennon e Yoko Ono. E non perché io mi paragoni a Lennon, non mi permetterei mai” – dice Stefano Bollani. Ma come loro condividiamo tutto. Forse non ci faremmo fotografare a letto, ecco”. Il compositore e la moglie Valentina Cenni si raccontano alla vigilia del ritorno sullo schermo, il 5 giugno su Rai 3, con Via dei matti picture show, in un’intervista al settimana Oggi.
Si tratterà - spiegano i Bollani a Oggi - di una serata dedicata al cinema e naturalmente alla musica da film, con tanti ospiti, sempre su Rai Tre, in uno dei due giorni, la domenica, in cui è chiusa la scuola di musica di Corrado Augias.
Il quale, nella puntata di ieri sera ha gettato la maschera rivelando cosa egli intenda per informazione e formazione musicale. Intende raccontare non La Gioia della Musica, ma le storielle sui musicisti, qualche elemento, anche insignificante e perciò inutile, sulla morfologia degli strumenti musicali e alla fine, il grido liberatorio: facce 'na sonata! Che è ciò che chiedono i dilettanti ad uno che suona od anche semplicemente strimpella dalla chitarra al pianoforte, per chiudere una chiacchierata a ruota libera.
Questa seconda settimana è servita almeno a darci la conferma della presenza del soprano Farnocchia, della stessa agenzia della Scappucci, e a farci venire il sospetto che probabilmente Augias ha conosciuto la Scappucci negli anni in cui la direttrice era in Belgio, a Liegi, chiamatavi da Stefano Mazzonis che dirigeva il locale teatro.
A proposito di Mazzonis, per la serie dei dilettanti che fanno carriera, Stefano Mazzonis, che è scomparso qualche mese fa, era cugino del più famoso Cesare; semplice appassionato di musica cui l'azienda telefonica nella quale lavorava affidò l'organizzazione dei Concerti 'Italcable' che costituirono il suo trampolino di lancio nel mondo della musica, alla stregua di un simil professionista.
Ebbe poi alcune esperienze minori di direzione artistica, a seguito dei Concerti Italcable, prima del grande salto che abbiamo già raccontato in questo blog e che poi gli procurò l'incarico in Belgio, a Liegi. La storia è questa.
Stefano, all'epoca, era legato sentimentalmente alla vedova di Claudio Casini, musicologo, ed imparentato al più noto Pierferdinando, il quale, chiese a Guazzaloca di affidare a Stefano Mazzonis la sovrintendenza del Teatro Comunale di Bologna; Guazzaloca favorì il suo illustre concittadino e Mazzonis si trasferì a Bologna. Al termine dell'incarico bolognese, partecipò alla 'call' del Teatro di Liegi e ne uscì vincitore e si trasferì a Liegi, dove chiamò una volta Augias a raccontare la storia della giovane in carne ed ossa che aveva ispirato la vicenda di Traviata, magari diretta in quell'occasione dalla Scappucci che nel frattempo era diventata direttrice 'principale' del teatro.
Come si vede, il mondo, anche della musica, è spesso affidato a dilettanti, talvolta di genio - come nel caso di Mazzonis che a Liegi è rimasto per molti anni ed ha lavorato con successo; altre no, dilettanti e basta, come nel caso di Augias che, pur non capendo nulla di musica, riesce a farsi affidare una trasmissione di informazione e formazione musicale ( rubando il titolo della stessa addirittura a Leonard Bernstein: i dilettanti sono senza vergogna!) in Rai, da un altro dilettante, in fatto di musica, perchè lui si occupa di economia, come Carlo Fuortes.
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