La Russia è "pronta a negoziare'' per arrivare a una soluzione della crisi in Ucraina, ma ''tenendo conto della realtà sul terreno'' e degli ''interessi della sicurezza russa'', ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov intervistato dall'agenzia di stampa Tass.
''La nostra posizione resta valida: siamo pronti a negoziare, ma tenendo conto delle realtà che si sono sviluppate sul terremo e tenendo conto della nostra posizione, che è ben nota a tutti'', ha detto ancora Lavrov. Perché questa forza, ha sostenuto, ''ha dichiarato apertamente l'obiettivo di sterminare tutto ciò che è russo su quelle terre, sia in Crimea che in Novorossiya''.
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha assicurato ieri che la controffensiva ucraina sta facendo progressi sul terreno e ha superato alcune difese russe. "La controffensiva ucraina continua ad avanzare. In alcune aree, le forze ucraine hanno superato le difese russe", ha dichiarato Stoltenberg, dopo aver incontrato la nuova prima ministra lettone, Evika Silina, alla prima visita al quartier generale alleato. Tuttavia, ha aggiunto, non ci sono segni che gli obiettivi di Putin siano cambiati. "Il modo migliore per raggiungere una pace duratura rimane quello di aumentare il sostegno all'Ucraina".
L'esercito ucraino "sta avanzando in direzione di Donetsk", ha scritto dal canto suo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, riferendosi a "rapporti di intelligence sulla situazione al fronte, sulla fornitura di attrezzature e munizioni. C’è la nostra avanzata in direzione di Donetsk. Ci sono altre idee che vengono implementate"...
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