La Fondazione del Teatro San Carlo, presieduta dal sindaco di Napoli Manfredi ha già fatto partire il suo reclamo contro il reintegro di Lissner attraverso l'Avvocatura dello Stato.
Manfredi in croce, ricordiamocelo, per colpa di Meloni, innanzitutto, e di Sangiuliano, ma anche di Fuortes.
Manfredi che è anche presidente della Fondazione del teatro lirico cittadino e che presiede il CdI ( discendente dello storico CdA, ma cambiano soltanto le parole, i fatti sono sempre quelli) , per gestire un teatro glorioso - questo lo sa perfino Sangiuliano, artefice in buona parte del disastro del San Carlo - una volta preso atto della interruzione del contratto di Lissner per legge 'fasulla'- nomina dopo tanto tempo Fuortes. La procedura è leggermente differente: il CdI segnala il nome del sovrintendente 'in pectore' al Ministero, e il Ministro a firma la nomina (non fila sempre tutto liscio, perchè si sa di opposizioni del ministro su certi nomi, in altri casi).
Adesso, siccome le sentenze si osservano, il ministro Sangiuliano ( chissà che dice dall'estero dove sta sempre più spesso Meloni, di questo enorme casino da lei ha procurato!) che fa ritira la nomina a Fuortes (Sangiuliano gioca con le nomine, ler Napoli, la fa dieci giorni prima della sentenza del Tribunale del Lavoro, e poi una quindicina di giorni dopo la ritira: bastava aspettare qualche giorno per evitare questa ennesima figura di m...), Manfredi ne prende atto, e reintegra Lissner.
E Manfredi, dal canto suo, non può restare con le 'mani in mano' .
A sua volta si rivolge all'Avvocatura dello Stato 'contro il reintegro' del sovrintendente Lissner.
Pulcinella, atto secondo. Manfredi, regista suo malgrado, si rivolge all'Avvocatura dello Stato perchè presenti 'reclamo' contro il reintegro di Lissner. L'avvocatura dello Stato deve contestare la decisione del Tribunale del Lavoro.
Ma no, l'Avvocatura dello Stato dovrebbe contestare Meloni e Sangiuliano, per la loro faciloneria sfascista che hanno danneggiato, comunque vada a finire la storia, un grande teatro, il cui splendore passato, l'ipocrita Sangiuliano diceva di voler ripristinare, caldeggiando l'uscita di scena di Lissner.
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