sabato 23 settembre 2023

LIssner torna e l'indomani alza gli stipendi di tutti i dipendenti del Teatro San Carlo di Napoli. Avrebbe fatto altrettanto Carlo Fuortes? Dubitiamo

  Lissner, torna a fare il sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli e, con l'avallo delle istituzioni contabili competenti, già l'indomani, alza gli stipendi di tutti i dipendenti, fermi da oltre un decennio, forse due- come del resto stipendi e pensioni di molti settori in Italia.-

A quanto ammonta l'incremento? Si tratta di 1 milione di euro da dividere tra i 392 stabili del San Carlo, quindi circa 230-240 euro lordi al mese per ciascun lavoratore, a partire da quest'anno. L'accordo vale per un triennio, poi si dovrà rinegoziare.

 Perchè non si affida a Lissner il Ministero del Lavoro se ha avuto il coraggio di mettere mano agli aumenti di stipendio dei suoi dipendenti - si sa che gli stipendi in Italia di  quasi tutte la categorie sono i più bassi d'Europa - e di attribuire a ciascun  dipendente un aumento sostanzioso come nessuna altra categoria in Italia, fra quelle che hanno avuto la fortuna di vedersi aumentati gli stipendi  ha visto attribuirsi?

Chi volesse contestate a Lissner tale operazione  dovrebbe vedersela con tutto il Governo che, almeno a parole, dice di voler aumentare i soldi in tasca ai lavoratori, anche se con un sistema diverso, con la detassazione,  che avrebbe però i medesimi effetti pratici degli aumenti al Teatro San Carlo.

 Carlo Fuortes, se fosse rimasto al San Carlo, avrebbe fatto come Lissner? Noi ci permettiamo di dubitarne, perchè Fuortes semmai è noto come 'tagliastipendi'. 

Dove ha lavorato stabilmente (Teatro dell'Opera di Roma,  appena arrivato ha detto chiaro e tondo che se non si voleva chiudere il teatro, occorreva fare sacrifici; tutti li hanno fatti, tranne lui! I sindacati stanno ancora chiedendo di rivedere quegli stipendi  imposti da Fuortes)  o 'in missione' da 'commissario' (Teatro Petruzzelli, dove ha messo su  per la Fondazione Lirica del Capoluogo pugliese, l'orchestra stabile con stipendi 'politici' dunque quasi vergognosi!) ha falcidiato in tutti i modi i compensi dei lavoratori.

 Adesso Lissner, osannato dalla critica per la qualità dei suoi spettacoli, sarà incoronato anche dai sindacati che lo celebreranno come apripista per i rinnovi contrattuali delle fondazioni liriche italiane. 

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