Dal 14 al 22 ottobre il Duomo ospiterà i nove concerti della prestigiosa manifestazione, promossa e organizzata da Regione Siciliana -Assessorato Turismo Sport e Spettacolo nell’ambito delle “Celebrazioni belliniane”, con la collaborazione di Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione Teatro Massimo di Palermo e Arcidiocesi di Monreale, in sinergia con il Comune.
Dal 14 al 22 ottobre 2023, nel Duomo di Monreale si svolgerà dunque la 65ª edizione, a titolarità diretta dell’Assessorato regionale al ramo in collaborazione con Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione Teatro Massimo di Palermo e Arcidiocesi di Monreale, in sinergia con il Comune.
. Il programma artistico è stato ideato da Gianna Fratta, rinomata direttrice d’orchestra e operatrice culturale, che ha fatto confluire in cartellone orchestre, ensemble, direttori e solisti di chiara fama, del calibro di Ton Koopman, Sergej Krylov, Mario Brunello, Pretty Yende. Tra le formazioni orchestrali, oltre a quelle delle due fondazioni palermitane, spiccano Amsterdam Baroque Orchestra, Academy of Ancient Music di Cambridge, La Cetra Barockorchester & Vokalensemble Basel (Basilea, Svizzera), Lithuanian Chamber Orchestra, I Solisti Filarmonici Italiani, Accademia dell’Annunciata.
Un intenso calendario di nove giornate, all’interno del quale si alterneranno a ritmo serrato altrettanti concerti sinfonico-corali e da camera, che attireranno residenti e turisti, la cui presenza in ottobre è ancora numerosa e può essere ulteriormente destagionalizzata grazie a significative iniziative.
Inaugurazione sontuosa e pregnante con il Requiem tedesco di Johannes Brahms, che vedrà in primo piano due pluripremiate compagini, l’Orchestra Sinfonica Siciliana e il Coro del Teatro Massimo di Palermo. Sul podio Giacomo Sagripanti, voci soliste il soprano Pretty Yende e il baritono Artur Rucinski, maestro del coro Salvatore Punturo. (sabato 14 ottobre).
Atteso ritorno è quello dell’olandese Ton Koopman, organista, clavicembalista e direttore d’orchestra, che in quest’ultima veste sarà alla guida della Amsterdam Baroque Orchestra, in uno ‘studio’ monotematico dedicato a Franz Joseph Haydn attraverso quattro emblematiche Sinfonie: la n. 83 in sol maggiore “La Poule”, la n. 86 in re maggiore, la n. 85 in si bemolle maggiore “La Reine”, la n. 82 in do maggiore “L’Ours” (domenica 15 ottobre).
“New Worlds: South America” è il titolo del percorso proposto dall’Academy of Ancient Music con Richard Gowers direttore e al clavicembalo. Un viaggio alla scoperta delle sonorità e della spiritualità dei “nuovi mondi” sudamericani. Un’antologia di musiche sacre che associa, per affinità econsonanze, Bernando Pasquini con Domenico Zipoli, gesuita di stanza a Buenos Aires, Alessandro Scarlatti con lo spagnolo Diego Sánchez de Cáseda, Giovanni Gabrieli, Giovanni Pierluigi da Palestrina o Biagio Marini con il boliviano Roque Jacinto de Chavarría (lunedì 16 ottobre).
Uno spiegamento di quasi duecento giovani e giovanissimi talenti verrà alla ribalta nella serata che vedrà alternarsi diverse formazioni, a partire da due Cori di Voci Bianche, quello della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, istruito da Riccardo Scilipoti, e quello della Fondazione Teatro Massimo, preparato da Salvatore Punturo. Il Massimo schiera ancora la Cantoria guidata da Giuseppe Ricotta, nonché la Massimo Kids Orchestra e la Massimo Youth Orchestra. Dirige Michele De Luca, all’organo Giovan Battista Vaglica.
Vasta la scelta dei brani: Gabriel Fauré (Cantique de Jean Racine, Ave Maria, Ave Verum), Frode Fjellheim (Dona nobispacem), John Rutter (Whatsweeter music), Marcel Dupré (Cortège et Litanie). E ancora gli stessi Giuseppe Ricotta con Contemporary Mass n. 1 Anima Mundi e Veni SancteSpiritus, e Riccardo Scilipoti con Luce e Gloria, scritto appositamente per questa 65ª edizione (martedì 17 ottobre).
I Solisti Filarmonici Italiani, interverranno con Federico Guglielmo maestro concertatore al violino e Nurie Chung violino solista. Con una prova di autentica versatilità stilistica affronteranno Giuseppe Tartini (Il trillo del diavolo), John Corigliano (Vienna. The Monastery da The Red Violin), John Tavener (Tears of the Angels), Camille Saint-Saëns(Danse macabre), ArvoPärt (Cantus in Memoriam Benjamin Britten), Luigi Boccherini (Ciaccona), Niccolò Paganini (“Le Streghe”), Christoph Willibald Gluck (Melodia, elaborazione violinistica di Fritz Kreisler dall’opera Orfeo e Euridice). Una ridda di titoli, tra Paradiso e Inferi, che dal Trillo di Tartini conduce fino alla Danza degli Spiriti beati (mercoledì 18 ottobre).
Il russo Sergej Krylov, nella doppia veste di direttore e violino solista, si esibirà con la Lithuanian Chamber Orchestra in una virtuostica esplorazione nel tempo e nello spazio, dal barocco mitteleuropeo di Johann Sebastian Bach (Concerto per violino e archi in la minore BWV 1041) al romantico afflato scandinavo di Edvard Grieg (Holberg Suite op.40) fino ad alcuni pezzi di Pablo de Sarasate con la sua tavolozza iberica (giovedì 19 ottobre).
Un altro capolavoro bachiano, assimilabile alle Passioni, è la Messa in si minore BWV 232 che vedrà impegnati La Cetra Barockorchester & Vokalensemble Basel, diretti da Andrea Marcon, solisti vocali Gunta Smirnova (soprano I), Anna Piroli (soprano II), Carlos Mena (controtenore), Jakob Pilgram (tenore), Tobias Berndt (basso). La monumentale partitura Messa si distingue per la ricchezza di forme e stili, con fughe, passacaglie e un contrappunto estremamente elaborato (venerdì 20 ottobre).
Mario Brunello, direttore e violoncello solista, suonerà con l’Accademia dell’Annunciata nella soirée “Concerto Italiano”, titolo preso in prestito ancora dal catalogo di Bach, su cui ruota l’intera locandina. Nota è del resto la predilezione del Kantor di Eisenach per i compositori del Belpaese. A creazioni originali come il Terzo Brandeburghese, si alterneranno trascrizioni di concerti di Antonio Vivaldi e Alessandro Marcello. Al contrario il Concerto Italiano scritto da Bach per clavicembalo, verrà presentato nella trascrizione per violoncello piccolo, archi e basso continuo, effettuata ai giorni nostri da Riccardo Doni (sabato 21 ottobre).
Gran finale con l’Orchestra Sinfonica Siciliana ed Emanuele Andrizzi sul podio. Due i brani. Come il Requiem tedesco inaugurale, composto da Brahms per la morte della madre, così la Berceuse élégiaque venne scritta nel 1911 da Ferruccio Busoni in memoria della genitrice nel 1911. Fu poi trascritta per orchestra da camera da John Adams nel 1989. Pezzo forte della serata sarà la Sinfonia n. 9 in re minore di Anton Bruckner, incompiuta per la scomparsa del compositore. Venne eseguita postuma a Vienna l’11 febbraio 1903, direttore Ferdinand Löwe che aveva revisionato i primi tre movimenti. Sul modello delle ultime creazioni di Schubert e Beethoven, al quale si richiama anche nella scelta della tonalità di re minore, Bruckner disegna un possente lavoro sinfonico pervaso di grandi valori etici e ispirato alla fervente dedica “al Buon Dio” (domenica 22 ottobre).
I concerti avranno inizio alle ore 21. Ingresso libero fino ad esaurimento di posti.
«Nei giorni scorsi – ha raccontato l’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi – mi sono casualmente imbattuto in una citazione, attribuita a Krzysztof Eugeniusz Penderecki, compositore e direttore d’orchestra polacco, in cui si legge: “La musica sacra mi ha offerto un’alternativa alle idee dominanti. I testi della grande tradizione religiosa sono un patrimonio letterario infinito, continua fonte di ispirazione, come la Bibbia o il Vangelo”. È questo il modo in cui attendiamo di vivere la prossima Settimana Internazionale di Musica Sacra all’interno della stupenda cornice della Cattedrale di Monreale: una alternativa alla cultura dominante in cui la bellezza non risponde ai canoni socio-culturali dettati dalla moda e dai social, ma, piuttosto, coincide con la dimensione alta ed universale del Sacro che nella composizione musicale diventa dono per ogni orecchio ed ogni cuore che si pone in ascolto».
«La Fondazione Teatro Massimo – ha detto il sovrintendente Marco Betta – partecipa anche quest’anno alla Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale, la prestigiosa manifestazione che rinnova da 65 anni il legame profondo tra musica e spiritualità. E lo fa, grazie alla Regione Siciliana, in un luogo di rara bellezza come il Duomo di Monreale, con due concerti dedicati: il primo, quello inaugurale, vedrà insieme il Coro del Teatro Massimo, diretto da Salvatore Punturo, e l’Orchestra Sinfonica Siciliana, diretta dal Maestro Giacomo Sagripanti. Con loro si esibiranno due stelle internazionali del canto come il soprano Pretty Yende e il baritono Artur Ruciński, impegnate in una pagina sinfonico corale di grande bellezza come Eindeutsches Requiem (Un Requiem tedesco) di Johannes Brahms. Il secondo concerto vedrà brillare le formazioni musicali giovanili del nostro Teatro, sapientemente guidate dal Maestro Michele De Luca, dal Maestro Salvatore Punturo e dal maestro Giuseppe Ricotta, più di 150 bambini e ragazzi che compongono la Kids, la Youth Orchestra, il Coro di Voci bianche e la Cantoria, vera linfa vitale di una istituzione che investe nella trasmissione dei saperi musicali e nel progresso civile e sociale».
«La Settimana di Musica Sacra di Monreale – hanno dichiarato congiuntamente il sovrintendente della FOSS Andrea Peria Giaconia e il presidente Gaetano Cuccio – costituisce da sempre un punto di riferimento essenziale nella progettualità culturale della Regione Siciliana e, in modo particolare, dell’Assessorato Regionale del Turismo e dello Spettacolo. Al tempo stesso la rassegna rappresenta per l’Orchestra Sinfonica Siciliana un appuntamento irrinunciabile, sempre segnato dalla partecipazione di un vasto pubblico di appassionati. Tutti i concerti della Settimana si svolgono sotto gli auspici del Arcivescovo di Monreale e nella meravigliosa cornice del Duomo arabo-normanno: considerando la qualità del repertorio proposto e il rilievo internazionale degli artisti e complessi coinvolti, la rassegna potrebbe dunque definirsi come una sapiente galleria di capolavori musicali che risuonano all’interno di un monumento fra i più importanti del mondo. In particolare, l’Orchestra Sinfonica Siciliana sarà protagonista, come di consueto, dei due appuntamenti di apertura e chiusura della Settimana, proponendo tra l’altro il proprio Coro di Voci Bianche insieme con quello della Fondazione Teatro Massimo, nel quadro di una sempre più intensa convergenza di progetti e sinergie culturali».
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