La storia del Teatro alla Scala attraverso le voci di alcuni dei protagonisti della scena artistica e musicale del ‘900, da Maria Callas a Claudio Abbado, da Herbert von Karajan a Luchino Visconti. La racconta la regista Dora Ossenska nel programma in sei puntate realizzato con il materiale delle Teche Rai, “La Scala e i suoi protagonisti”, in onda da sabato 16 settembre alle 19.05 su Rai5. Si tratta di una serie trasmessa nel marzo 1977.
Nella prima puntata viene ripercorsa la storia del teatro dall’edificazione sotto Maria Teresa d’Austria, passando per la stagione del melodramma ottocentesco, fino alla riapertura dopo i bombardamenti nel dopoguerra, per arrivare alla proiezione al futuro auspicata dal sovrintendente Paolo Grassi.
Maria Callas è la protagonista della seconda puntata: “Per me La Scala ha significato poter dare il meglio di me stessa” dice l’indimenticabile soprano a proposito di quel palco di cui è stata una delle grandi protagoniste. Un’intera atmosfera conferiva agli spettacoli una luce diversa, un sincretismo fra cantanti, orchestra e teatro stesso. La cantante ricorda le lunghissime ore di lavoro nel teatro e la magia di trasmettere al pubblico la propria passione. C’è poi un’intervista a un gruppo di studenti di canto del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sul loro rapporto con la figura artistica di Maria Callas.
Luchino Visconti e il lavoro d’équipe sono al centro del terzo appuntamento: come nasce uno spettacolo. Visconti ricorda episodi e aneddoti legati al teatro La Scala, in particolare la bravura della Callas. Anche Claudio Abbado ricorda il grande lavoro di equipe svolto nel teatro in sinergia fra regista, scenografo e direttore d’orchestra per far nascere uno spettacolo lirico.
La quarta puntata è dedicata alla direzione artistica: Toscanini, von Karajan, Abbado. “Quando c’era Toscanini, le sue prove erano delle lezioni: tutti facevano di più di quel che si chiedeva loro” ricorda il soprano Toti Dal Monte. Anche Herbert von Karajan e Claudio Abbado vengono intervistati sul significato della loro esperienza scaligera, che il direttore austriaco definisce “una delle cose più armoniose della mia vita”.
Il balletto e la prestigiosa scuola di danza classica del Teatro La Scala, diretta da Anna Maria Prina, sono i protagonisti della quinta puntata. La ballerina Liliana Cosi e il coreografo Aurel Milloss vengono intervistati sulla loro formazione artistica e sul prestigio della scuola della Scala. Viene proposta anche l’interpretazione di Carla Fracci della Cenerentola di Prokofiev e la scena de “La morte del cigno” interpretata dalla Cosi.
Si chiude con i problemi di un grande teatro. Il sovrintendente Paolo Grassi parla della politica artistica del Teatro La Scala, che punta a stabilire un rapporto culturale col pubblico al quale si prefigge di offrire un’idonea educazione musicale. Altri protagonisti come Claudio Abbado, Goffredo Petrassi, Luciano Berio descrivono l’offerta e le proposte musicali del teatro, aperto anche ai lavori dei giovani talenti: “Un grande teatro è fatto anche di nuovi apporti”.
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