Sono vere e proprie opere d’arte composte da sottilissimi fili di lana, seta e argento. Intrecci organizzati su trama e realizzati da due abili arazzieri della corte medicea: Pietro Févère e Pietro Van Asselt. Gli arazzi delle quattro stagioni, che già oggi impreziosiscono il museo della Villa Medicea di Cerreto Guidi, dichiarata Patrimonio Unesco dell’Umanità nel 2013, torneranno a nuova vita. Il progetto di restauro sarà finanziato dal Rotary Club Empoli su proposta del socio e architetto Paolo Tinghi, che ha illustrato il service nel dettaglio in occasione della Conviviale del Club nei locali della Cucina Sant’Andrea a Empoli. La manutenzione straordinaria, sollecitata e condivisa dal direttore della Villa Medicea Marco Mozzo, dal presidente dell’Associazione Amici della Villa Medicea Andrea Vanni Desideri e dal funzionario storico dell’arte e curatrice della Villa Giulia Coco è stato accolto con grande entusiasmo dal presidente del Rotary Club Empoli Andrea Cantini e dai membri del suo consiglio direttivo.
Il lavoro verrà eseguito in loco da una ditta fiorentina specializzata in restauri tessili. Una volta terminato l’intervento di recupero, tra pochi mesi, i quattro arazzi saranno nuovamente godibili in tutto il loro splendore. "Si tratta di manufatti artistici di grande valore risalenti agli anni Trenta del XVII secolo – ha spiegato Tinghi – Fanno parte di un unico ciclo narrativo, hanno uno stile proprio e omogeneo. Appartengono ad un’unica commissione di sei panni: le quattro stagioni, appunto, insieme ad altri due arazzi oggi conservati a Palazzo Pitti". Il cartonista è un pittore misconosciuto, Michelangelo Cinganelli, Giovanni Stradano invece è autore dei disegni e del progetto.
Nessun commento:
Posta un commento