È un ritorno gradito e molto atteso, quello del maestro Riccardo Muti e dell’Orchestra giovanile Luigi Cherubini a Piacenza. Il riscontro è dato dalle numerose persone che, sin dall’annuncio del concerto di questa sera, hanno chiamato la biglietteria del Municipale, dove si sta esaurendo la lunga lista d’attesa per ottenere l’ambìto posto. L’evento si svolgerà alle 20.30 e, com’è noto, sarà molto speciale: un concerto per Villa Sant’Agata, la dimora di Villanova sull’Arda in cui visse e lavorò per lungo tempo Giuseppe Verdi, nella speranza che possa essere presto acquistata dallo Stato e riaprire al pubblico. Proprio come promesso dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, presente in serata al Municipale insieme al sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi e ad altre autorità.
La performance, all’interno del circuito nazionale “Viva Verdi” lanciato dal ministro Sangiuliano, omaggerà dunque il grande operista, uno dei padri del Rinascimento italiano, e lancerà un ulteriore messaggio per la salvaguardia e la riapertura di Villa Verdi.
Numerosi brani sinfonici che vedranno protagonisti i giovani “cherubini” diretti da Riccardo Muti, a partire da quella del Nabucco. Sempre dal Nabucco, arriverà il “Va’, pensiero” dell’apprezzaro Coro del Teatro Municipale diretto da Corrado Casati – maestro che, nel giorno di chiusura di Villa Sant’Agata, aveva portato nel suo parco una delegazione di coristi del Conservatorio Nicolini per intonare lo stesso brano corale, tra i più noti al mondo, suscitando grande commozione nell’animo degli ultimi visitatori.
Come precedentemente annunciato, stasera si esibiranno due cantanti solisti: il soprano Benedetta Torre e il basso Riccardo Zanellato. Infatti dal Macbeth il pubblico ascolterà “Come dal ciel precipita”. Seguirà “Patria oppressa”, quindi la Sinfonia dall’opera Giovanna D’Arco. La voce femminile si leverà sulle note dell’“Ave Maria” dall’Otello e, dopo la Sinfonia dell’opera La Forza del Destino, riecheggeranno “Il Santo nome di Dio… La Vergine degli Angeli”. In chiusura un’altra Sinfonia verdiana, quella dei Vespri Siciliani.
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