Quando ho letto, che a partire da sabato 16 settembre, Rai Cultura, riprende e ritrasmette su Rai 5 il ciclo, in sei puntate, uan per sabato fra settembre ed ottobre, di un documentario realizzato da Dora Ossenska nel 1977, dal titolo 'La Scala e i suoi protagonisti' abbiamo fatto salti di gioia, anche pensando al successo di molte altre trasmissioni tv oggi costruite esclusivamente con materiali delle teche Rai; e ci siamo detti certi che anche questo ciclo di ormai una cinquantina di anni fa, sarà apprezzato.
Contemporaneamente ci è venuto in mente che noi Dora Ossenska - il suo nome certamente, ma anche la sua persona di sfuggita - l'abbiamo conosciuta, all'epoca della realizzazione di uno dei sei cicli di trasmissioni che dal 1999 al 2004 abbiamo realizzato con Lubrano per Rai 1, sull'opera lirica: trasmissioni ben note e di successo ( anche di di pubblico), dal titolo All'Opera! .
Dora Ossenska, in quegli anni in pensione, venne contrattualizzata su indicazione dell'allora direttore generale Agostino Saccà, come supporto alla nostra trasmissione. Non ne capimmo naturalmente le ragioni che , invece, oggi, ci sono chiare. Saccà voleva innanzitutto dare una mano alla pensionata; ma, nello stesso tempo ( ecco dimostrato come i dirigenti di una volta fossero più abili di quelli di oggi) se qualcuno avesse richiesto una qualche giustificazione professionale, oltre quella personale, la più evidente, Saccà avrebbe prontamente potuto rispondere che Lei aveva realizzato un bel documentario sulla Scala , che è quello che ora Rai 5 ritrasmette.
Ma a noi questo non fu detto, nè noi ci informammo, e i suoi copioni di supporto ad ogni titolo da noi prescelto, erano praticamente inutili, perchè attingevano a repertori che noi, non fosse che per la nostra giovane età e in piena attività professionale, conoscevamo meglio della signora.
Ora, sabato scorso noi non abbiamo visto la prima puntata della serie, ma certamente lo faremo i sabati venturi.
Ma ciò che vogliamo ora dire è che Rai Cultura, comandata da Silvia Calandrelli, continua nella sua attività miope anzi cieca di gestione.,
Ritrasmette un documentario di mezzo secolo fa, certamente meritevole, ma non pensa neppure lontanamente di ritrasmettere un ciclo desumendolo mettendo in fila una decina di puntate, delle 60 realizzate, di quella nostra bella e fortunata trasmissione che dimostra come anche l'opera lirica, in formato tv - come era pensata e realizzata All'Opera!- ha successo.
Noi lo abbiamo scritto una infinità di volte, invitando l'impegnatissima (per tenersi a galla!) e stimatissima Calandrelli a prender in considerazione la riproposta di puntate di All'opera! Lei non non ci sente.
Eppure, altro suggerimento che temiamo cadrà nel vuoto, un ciclo di puntate di All'Opera! dedicato ai capolavori di Puccini, nell'anno centenario, riscuoterebbe lo stesso successo degli anni in cui fu trasmesso per la prima volta, per sei estati consecutive, su Rai 1.
Perchè non ci prova, Calanderelli, riposandosi un pò dalla frenetica ed attività che la impegna per mantenersi a galla in Rai?
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