venerdì 15 settembre 2023

Vedi Napoli e poi... per Carlo Fuortes sovrintendente del Teatro San Carlo

 Ormai è chiaro a tutti che per il caso del 'doppio sovrintendente' al Teatro San Carlo la colpa é di qualcuno,  meglio: più di qualcuno a ben guardare - e che questo qualcuno deve pagare l'errore fatto.

 I colpevoli hanno un nome: Giorgia Meloni ed il suo 'ambasciator che porta pene' - in questo caso, Sangiuliano; e Carlo Fuortes attuale sovrintendente dai primi di agosto, e ed ex dg Rai.

Meloni perchè non ha voluto attendere la fine del mandato di Fuortes per liberare la porta di vertice della Rai cui teneva tanto e per la quale avrebbe cambiato anche la costituzione , e figuriamoci, se non anche i tempi previsti dal diritto amministrativo.

 Sangiuliano che per fare i zelante servizievole ambasciatore della premier, dall'alto della sua ignoranza in materia,  ma forte della prosopopea che gli veniva dal ministero, si è messo a dire che Lissner non poteva più guidare il San  Carlo perchè incapace di riportarlo agli antichi fasti. Povero Sangiuliano.

 Ma perchè discettare di melodramma? Perchè si doveva  liberare una poltrona per offrirla come riconoscenza a Fuortes, in cambio della sua  discesa dal cavallo Rai per trasferirsi a Napoli. 

Bisogna ricordare che Fuortes avrebbe preteso per lasciare la Rai, di andare alla Scala,  ipotizzando analoga operazione a Milano, con il consenso del sindaco Sala e la decisione di Meyer di dimettersi;  ma  l'una  e l'altra cosa sono parse irricevibili ed improponibili a Milano. Mentre Fuortes aveva fatto sapere che non riteneva all'altezza del suo nome il trasferimento al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, prima che Sangiuliano nominasse Commissario Cutaia.

 Del resto Fuortes che è, per suo dire e vanto un economista della cultura, lì avrebbe trovato 'pane per i suoi denti', avendo da risanare i bilanci e da tenere alto il nome del più 'avanguardistico' teatro lirico italiano, in considerazione del suo celebre antico festival di maggio.

 No, anche Firenze era troppo poco per lui, dunque Napoli. Si è dimesso dalla Rai e Sangiuliano, complice la premier, con un decreto hanno fatto fuori Lissner che certamente è nome molto ma molto più prestigioso di Fuortes, in fatto di direzione di teatro.

 Adesso questi i nomi, devono tutti pagare l'errore madornale ed offensivo, commesso ai danni della cultura e  del nostro paese.

 E, infatti, dopo la sentenza di reintegro di Lissner, c'è chi chiede a Sangiuliano di ritirare il decreto di nomina di Fuortes, ed a Fuortes di ritirarsi, in campagna, come Cincinnato. Stia fermo, almeno per un giro, a riflettere sul suo comportamento compromissori, dettato da sete di potere.

 E Lissner, PER NON creare altri danni al San Carlo, torni a fare il sovrintendente fino alla naturale scadenza del suo mandato, fra due anni circa.

 Mentre Meloni e Sangiuliano si mettano bene in testa che non possono fare quello che vogliono, anche contravvenendo alle leggi vigenti, solo perchè hanno vinto le elezioni - come vanno dicendo i molti soloni nel diritto del partito della premier e dintorni.

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