Che sarà appena inaugurata su Rai Tre da Serena Bortone, canale e collocazione che fino alla passata stagione fu di Massimo Gramellini, dovrebbe essere la versione aggiornata di Come eravamo, la trasmissione che per qualche anno ha fatto su Rai 1 nel primo pomeriggio e che era diventata, come ha scritto oggi sul Corriere Aldo Grasso, una RSA di 'artisti', cosiddetti, del passato, ancora vivi ma patetici, reduci ammaccati, ma bardati come a vent'anni e con gli stessi capelloni, ora bianchi, che li facevano somigliare a quelle donne che non si guardano allo specchio convinte che per loro gli anni non passano mai. Ha invitato una delle cantanti più note al mondo, forse quanto Pavarotti, Cecilia Bartoli, sopraffina nell'arte del canto, eroina superlativa del belcanto, maestra della coloratura che ha milioni di fans in tutto il mondo. Oggi non più giovane, ma sempre prestante vocalmente, considerando che comincia ad avere una età (è nata nel 1966).
Lei è da una trentina d'anni che non andava in tv, come è da molti anni che non canta regolarmente in Italia, 'perchè nel nostro paese si programma fuori tempo massimo', salvo le improvvisate, per le quali il tempo lo trova sempre, quando deve reclamizzare un suo nuovo disco.
A tal proposito, in una recente intervista le è stato chiesto come mai non abbia mai avuto un incarico di prestigio in Italia, mentre ne ha di prestigiosi all'estero ( Festival di Salisburgo, Teatro dell'Opera di Montecarlo). La ragione è che Lei da molti anni in Italia è come un fantasma che appare e scompare senza preavviso, come Il fantasma dell'Opera' che sta per andare in scena nel suo teatro monegasco e che ha reclamizzato dalla Bortone.
Torniamo all'invito a Cecilia Bartoli. Viene da domandarsi se non sarebbe stato meglio per lei andare in una trasmissione con maggior credito. Già, perchè non è possibile che la Bortone la presenti dicendo che ha collaborato con Bocelli. Ma che Bocelli è un cantante? Non appartiene forse ad una categoria mille volte diversa e lontana da quella della Bartoli?
E poi, come ogni bravo conduttore/conduttrice, come la Bortone si crede, la richiesta d'obbligo, la più idiota e fuori luogo che si possa fare ad una cantante che non faccia parte di quel complesso scalcinato degli 'affetti stabili' che accompagnavano la sua precedente trasmissione e vita tv, e che si chiami Cecilia Bartoli: 'non puoi andartene senza che ci canti qualcosa'.
E la poveretta ha ubbidito, cantando Lucio Dalla. Viene da chiedersi perchè l'abbia fatto la Bartoli; dopo lunghissima assenza in tv, perchè andare in quella trasmissione e cantare una canzone?
Dobbiamo confessare che anche noi una volta abbiamo fatto identica richiesta, nientemeno che alla Gruberova. In quell'occasione, dopo cena, seduta su un divano con la figlia piccola addormentata sulle sue ginocchia, ci cantò - la cantò anche alla figlia - una celebre ninna nanna. Ma era a casa nostra.
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