Il ballerino, coreografo e regista belga Micha van Hoecke, tra i protagonisti di fama mondiale del 'teatro di danza', è morto ieri sera all'età di 77 anni all'ospedale di Massa in seguito ad un tumore che gli era stato diagnosticato alcuni mesi fa. L'annuncio della scomparsa è stato dato all'Adnkronos dalla moglie, la ballerina giapponese Miki Matsuse. Il grande coreografo amava l'Italia e da oltre trent'anni aveva stabilito la sua residenza a Rosignano Solvay, in provincia di Livorno.
Tra i vari incarichi in Italia, Micha van Hoecke è stato direttore del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma e del Teatro Massimo di Palermo. Importante anche la sua lunga collaborazione con Cristina Muti al Ravenna Festival.
Nato a Bruxelles il 22 luglio 1944 da madre russa e padre belga, Micha van Hoecke studia a Parigi con Olga Preobrajenskay e inizia la carriera di danzatore nel 1960 con la compagnia di Roland Petit, entrando poi nel Ballet du XX siécle di Maurice Béjart, con cui ha lavorato per quasi vent'anni ed è stato uno dei più stretti collaboratori sia come interprete sia, dal 1979, come direttore della scuola Mudra di Bruxelles, esperienza che ha lasciato tracce evidenti nella sua produzione artistica, orientata a uno stretto sincretismo fra le arti sceniche.
Nel 1981 van Hoecke ha fondato una compagnia propria, L'Ensemble, per la quale ha realizzato numerosi spettacoli e coreografie: "Monsieur, monsieur" (1982); "Cascade" (1986); "Dante Symphonie" (1990); "Odissea blu" (1995); "Pierrot lunaire" 81998); "Maria Callas, la voix des choses" (2003); "Au café" (2005).
Ha realizzato coreografie anche per il Teatro alla Scala di Milano ("Iphigénie en Aulide", 2002; "Moïse et Pharaon", 2003) e curato la regia di opere ("Macbeth", 2004; "Faust", 2005).
Dopo "Au cafè" (2006), in cui ha suggestivamente ricreato l'atmosfera morbida e fumosa dei café belgi, il coreografo ha ideato lo spettacolo "La regina della notte" (2007), ispirato al personaggio del flauto magico di Mozart, e quindi "Orpheus di Micha van Hoecke" (2008), in cui rivisita uno dei miti fondanti del mondo classico attraverso l'impiego quasi sacrale della lingua latina.
Dopo aver diretto "Salomé" (2008), in cui lo stesso coreografo ha recitato il testo originale francese di Oscar Wilde, nel 2009 ha dato una sua personale lettura delle "Baccanti" di Euripide, uno dei suoi allestimenti più ambiziosi, a cui hanno preso parte, oltre agli elementi della sua storica compagnia, le attrici Chiara Muti e Pamela Villoresi. Tra le sue reinterpretazioni delle tragedie classiche anche "Le Troiane" (2011), in cui il personaggio di Ecuba è stato affidato al grande mimo-danzatore Lindsay Kemp.
Nel 1999 è stato nominato direttore del ballo e coreografo principale del Teatro Massimo di Palermo e nel periodo 2010-2014 è stato direttore del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma. Nel 2015 per il Teatro Vittorio Emanuele di Messina ha creato "Comme un souvenir".
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